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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-03-28 ad oggi 2010-04-09

IL VERTICE Usa-Russia A PRAGA Disarmo nucleare, Obama e Medvedev firmano il nuovo Trattato Start 2

Il testo prevede la riduzione, entro sette anni, delle testate strategiche a un numero inferiore a 1.550 per Paese

PRAGA - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e quello russo, Dmitry Medvedev, hanno firmato nella sala spagnola del Castello di Praga lo storico trattato per la riduzione degli arsenali nucleari dei rispettivi Paesi. Il trattato Start-2, che sostituisce lo Start-1, scaduto a dicembre, stabilisce un tetto di 1.550 testate nucleare operative e un massimo di 800 vettori per ciascuna delle due superpotenze.

DOMENICA delle PALME

Usa e Russia tagliano le armi nucleari....e i costi

Stati Uniti e Russia tagliano<br/>le armi nucleari... e i costi.

Test nucleare a Mururoa nel 1971 (Foto Afp)

L'8 aprile firma Usa-Russia sul trattato di disarmo

Disarmo nucleare: oggi a Roma primo incontro tra Russia e Usa

Da Mosca al Vaticano: il viaggio di Mr Obama per il G-8

Scudo antimissile: Obama corregge Bush Mosca apprezza

Usa e Russia verso l'accordo sul disarmo nucleare

ST

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Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

41° Anniversario - SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..

 

Il Mio Pensiero (Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):

…..

 

AVVENIRE

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2010-04-13

 

13 Aprile 2010

SUMMIT WASHINGTON

Obama: sarebbe catastrofe

al Qaeda con armi nucleari

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto un impegno globale concertato per aumentare le tutele contro la perdita di materiale nucleare, avvertendo che sarebbe "una catastrofe per il mondo" se al Qaeda ottenesse armi nucleari, secondo quanto scritto nel testo ufficiale del discorso di apertura al summit di Washington sulla prevenzione del terrorismo nucleare.

In un discorso preparato per la conferenza nucleare a cui partecipano 47 nazioni, Obama ha detto: "Due decenni dopo la fine della Guerra Fredda, siamo di fronte a una crudele ironia della storia: il rischio di un confronto nucleare tra nazioni è diminuito, ma il rischio di un attacco nucleare è aumentato". "Dunque oggi è un'opportunità non semplicemente parlare, ma agire", ha detto ancora il presidente. "Non semplicemente prendere impegni, ma segnare un reale progresso per la sicurezza del nostro popolo".

I rappresentanti americani volevano che il summit si concentrasse strettamente sulla questione del terrorismo nucleare, evitando scontri in un gruppo potenzialmente litigioso che va da potenze nucleari tradizionali come la Russia e la Gran Bretagna agli avversari, entrambi dotati dell'arma atomica, India e Pakistan.

Ma a margine della conferenza di due giorni, Obama ha condotto una campagna per intensificare la pressione internazionale sull'Iran per il suo programma nucleare. La Casa Bianca ha detto che Obama si è assicurato il fondamentale impegno del presidente cinese Hu Jintao a contribuire a nuove, severe sanzioni Onu sull'Iran. Ma la Cina oggi ha sottolineato che vuole che un'eventuale azione del Consiglio di Sicurezza sull'Iran promuova una via d'uscita diplomatica dallo stallo.

Indicando il terrorismo nucleare come la singola minaccia più grave alla sicurezza globale, Obama ha cercato l'accordo su un piano di azione per assicurare che entro quattro anni tutti i materiali nucleari vulnerabili nel mondo siano fuori dalla portata di gruppi come al Qaeda.

 

 

 

 

 

2010-04-09

9 Aprile 2010

STAR 2

Obama e Medvedev firmano il disarmo

Un evento storico e il primo passo verso una migliore collaborazione, dopo due anni di malintesi. La firma dell’accordo Start 2 con la Russia per il disarmo nucleare è un successo per Barack Obama, che ne aveva fatto uno degli obiettivi dichiarati della sua amministrazione. L’intesa, che impegna i due ex nemici della Guerra Fredda a ridurre il numero delle testate nucleari di un terzo, una volta ratificata dai parlamenti delle due nazioni, sostituirà lo Strategic Arms Reduction Treaty del 1991, scaduto lo scorso dicembre.

Visibilmente soddisfatto, Obama nel corso della cerimonia nel Castello di Praga ha assicurato che il Senato Usa darà il via libera all’accordo entro la fine dell’anno, probabilmente già questa primavera. L’approvazione della Duma dovrebbe essere una pura formalità, ma è improbabile che arrivi prima dell’autunno.

Era stato proprio nella capitale ceca che esattamente 12 mesi fa Obama aveva pronunciato il suo impegno a lavorare per un mondo senza armi nucleari. Il presidente Usa ha confermato la promessa, parlando però di "un obiettivo a lungo termine, che potrebbe non essere raggiunto nella mia vita".

Più pragmatico Medvedev ancora che ha detto che il nuovo trattato "ci consentirà di alzare il livello di cooperazione fra Russia e Stati Uniti" e ha ricordato che i negoziati non sono stati semplici.

Ma Obama preme già per andare oltre. A suo dire la firma di ieri aprirà la strada a "discussioni significative su difesa missilistica".

Il capo della Casa Bianca si è affrettato ad aggiungere che questa "non cambierà l’equilibrio strategico" e che i negoziati avranno l’obiettivo di "preservare gli interessi di sicurezza nazionale russi". Una precisazione doverosa dopo che, anche ieri, il Cremlino ha ribadito che lo Start-2 rimarrà in vigore solo se Washington conterrà il suo piano per lo scudo anti-missile. Infatti poco prima della firma, Mosca ha presentato a una "dichiarazione unilaterale distinta" sulla difesa missilistica. "La connessione fra lo Start e la difesa missilistica è riflessa nel preambolo del trattato. Ma ci sarà anche una dichiarazione unilaterale distinta, un documento politico indipendente di accompagnamento al Trattato" aveva spiegato lo stretto consigliere di Medvedev, Sergei Prikhodko, citato dall’agenzia di stampa Itar-Tass, secondo cui è questa "forse la prima volta che un trattato internazionale di tale elevato livello viene accompagnato da un documento uinilaterale". Di fatto Mosca si garantisce il diritto di uscire dallo Start se Washington dovesse procedere con l’installazione dello scudo spaziale in modo tale di colpire gli interessi di Mosca.

I distinguo russi non sono bastati a guastare il clima a Praga, che è rimasto gioviale. Obama ha invitato Medvedev a recarsi negli Stati Uniti prima della fine dell’estate. E durante il pranzo gli ha dedicato un brindisi: "Caro Dmitrij, abbiamo imparato a lavorare insieme – ha detto –. Ti sono estremamente grato per la tua leadership e per la tua chiarezza". Il presidente Usa aveva poi in programma una cena con undici leader dell’Europa centrale e orientale, preoccupati che il riavvicinamento fra Washington e Mosca li metta da parte.

Il primo test della rinnovata amicizia fra i due Paesi però arriverà presto, sotto forma di una risoluzione che imponga sanzioni contro il programma di arricchimento dell’uranio iraniano. Obama ha detto di auspicare il varo di "sanzioni forti e severe contro l’Iran questa primavera". Medevedev si è limitato a rispondere di "non poter non essere d’accordo".

Elena Molinari

 

 

 

 

 

9 Aprile 2010

DOPO LA FIRMA

Netanyahu non partecipa

al vertice sul nucleare

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non parteciperà a Washington al vertice sulla sicurezza nucleare. Ad annunciarlo sono stati funzionari del governo israeliano, precisando che il capo del governo sarà sostituito dal ministro dell'Energia e responsabile dell'Intelligence, Dan Meridor.

La decisione è stata presa - spiegano i funzionari citati da "Haaretz" - nel timore che un gruppo di paesi guidati da Egitto e Turchia chieda che Israele aderisca al Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Israele "è deluso" dagli sviluppi in questa fase precedente l'avvio della conferenza, ha affermato una fonte del governo citata dal quotidiano.

"Il vertice sulla sicurezza nucleare dovrebbe affrontare la questione del pericolo del terrorismo nucleare. Israele partecipa a questi sforzi ed ha risposto positivamente all'invito alla conferenza del presidente Obama".

"Detto questo - ha poi spiegato - negli ultimi giorni siamo stati informati dell'intenzione di diversi stati partecipanti di deviare dal tema principale della lotta al terrorismo e usare l'evento per pungolare Israele sul TNP".

 

 

2010-03-28

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORRIERE della SERA

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2010-04-13

Berlusconi: "Un mondo senza armi atomiche è una speranza per tutti"

Obama: "Catastrofe se Al Qaeda

entra in possesso di armi nucleari"

Accordo tra i 47: cooperazione contro la proliferazione e più sicurezza. Sarkozy: sanzioni all'Iran entro maggio

Berlusconi: "Un mondo senza armi atomiche è una speranza per tutti"

Obama: "Catastrofe se Al Qaeda

entra in possesso di armi nucleari"

Accordo tra i 47: cooperazione contro la proliferazione e più sicurezza. Sarkozy: sanzioni all'Iran entro maggio

WASHINGTON - Raggiunto un accordo da parte delle 47 nazioni che partecipano al vertice sulla sicurezza nucleare a Washington. I principali punti riguardano una maggiore cooperazione per arginare la proliferazione, più sicurezza rispettando le sovranità nazionali e la messa al sicuro entro quattro anni delle materie nucleari poco protette. Viene inoltre ribadito l'appoggio all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).

IL RISCHIO NUCLEARE - Il presidente americano Barack Obama ha aperto la seconda giornata del summit con un minuto di silenzio in omaggio al presidente polacco Lech Kaczynski, morto sabato scorso in un incidente aereo in Russia. Poi il capo della Casa Bianca nel suo intervento ha affermato che "sarebbe una catastrofe per tutti se Al Qaeda entrasse in possesso di armi nucleari. "Due decenni dopo la fine della guerra fredda - ha affermato Obama - siamo di fronte a una crudele ironia della storia: il rischio di un confronto nucleare tra nazioni è diminuito, ma il rischio di un attacco nucleare è aumentato". Il presidente Usa ha invitato poi i partecipanti "ad agire oltre che a parlare. Oggi non è solo l'occasione di fare promesse, ma anche di realizzare progressi veri per la sicurezza dei nostri popoli".

"SANZIONI ALL'IRAN ENTRO MAGGIO" - Obama ha annunciato inoltre che la Corea del sud ospiterà tra due anni il prossimo vertice sulla sicurezza nucleare. Una scelta non certo casuale: tra i dossier nucleari più scottanti, oltre a quello iraniano, vi è quello relativo ai programmi di armamento atomico della Corea del nord. E quanto all'Iran, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto in una conferenza stampa a margine del summit che le sanzioni contro l'Iran dovranno essere prese in aprile-maggio, "non più tardi". "L'ora della verità si avvicina", ha aggiunto il presidente francese. Obma, dal canto suo, ha reso noto che la Cina partecipa agli sforzi internazionali in vista di sanzioni all'Iran.

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LA RUSSIA RIDUCE IL PLUTONIO - La Russia, dal canto suo, destinerà fino a 2,5 miliardi di dollari all’eliminazione di 34 tonnellate di plutonio dal suo programma di difesa, come ha assicurato il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, dopo avere firmato un accordo in proposito con la sua collega americana Hillary Clinton. Obama ha annunciato che Stati Uniti e Canada intendono creare un fondo di 10 miliardi di dollari per la sicurezza nucleare.

BERLUSCONI: "IL MONDO VI SIA GRATO" - Tra i leader presenti a Washington anche Silvio Berlusconi. La "visione di un mondo senza armi nucleari" avanzata da Stati Uniti e Russia con la firma del trattato Start 2, ha commentato il premier italiano, rappresenta "una speranza per tutti noi, per i nostri figli e le generazioni future". "Credo che tutto il mondo - ha aggiunto - vi sia grato per quello che siete riusciti a fare. Complimenti e andiamo avanti così".

Redazione online

13 aprile 2010

 

 

 

 

2010-04-09

IL VERTICE Usa-Russia A PRAGA

Disarmo nucleare, Obama e Medvedev firmano il nuovo Trattato Start 2

Il testo prevede la riduzione, entro sette anni, delle testate strategiche a un numero inferiore a 1.550 per Paese

PRAGA - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e quello russo, Dmitry Medvedev, hanno firmato nella sala spagnola del Castello di Praga lo storico trattato per la riduzione degli arsenali nucleari dei rispettivi Paesi. Il trattato Start-2, che sostituisce lo Start-1, scaduto a dicembre, stabilisce un tetto di 1.550 testate nucleare operative e un massimo di 800 vettori per ciascuna delle due superpotenze.

LE DICHIARAZIONI - Obama nel discorso tenuto dopo la cerimonia della forma ha definito la firma "una pietra miliare per le relazioni bilaterali e la sicurezza nucleare". Poi ha aggiunto che l'accordo "rende gli Stati Uniti e il mondo più sicuri". Il presidente Usa ha ribadito la sua volontà di vederlo ratificato dal Senato "quest'anno. Il nuovo trattato Start per la riduzione delle armi nucleari di Usa e Russia apre la strada a tagli ancora maggiori degli arsenali dei due Paesi". Anche il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, concordando con il presidente Usa Barack Obama, ha definito un "avvenimento storico" la firma dello Start-2. A suo avviso si tratta di un accordo equilibrato e non ci sono "né vincitori né vinti: ha vinto la sicurezza mondiale, la comunità mondiale".

La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev La storica firma di Obama e Medvedev

COSA PREVEDE - Il nuovo Start prevede che Usa e Russia possano avere 700 vettori - missili balistici intercontinentali (Icbm), missili balistici a lancio da sottomarino (Slbm) e bombardieri pesanti (Hb) - dispiegati e 1.550 testate. Il trattato, a validità decennale, stabilisce anche i nuovi meccanismi di verifica reciproca del suo rispetto.

IL DOPO - Il prossimo passo pare essere proprio quello di definire un terreno comune per quanto riguarda il rapporto tra le armi offensive e quelle difensive. Il vecchio piano del presidente George W. Bush di allargare lo scudo antimissilistico a Polonia e Repubblica ceca, che tanto aveva fatto adirare Vladimir Putin, è stato messo in cantina da Obama. Una decisione che Medvedev ha "apprezzato" esplicitamente. Tuttavia, il problema resta e anche il nuovo progetto di scudo di Obama, più limitato con elementi in Romania e forse in Bulgaria, suscita sospetti a Mosca. Il presidente americano ha ribadito che lo scudo non ha lo scopo di rompere l’equilibrio strategico russo-americano e ha auspicato un "dialogo serio" su questo tema. Medvedev ha accolto la proposta. "Siamo certamente interessati a rendere più stretta la collaborazione su questo tema coi nostri partner americani", ha spiegato e ha prospettato l’ipotesi di una cooperazione per creare un sistema di difesa antimissilistica globale comune: "Dovrebbe essere pensata tenendo presente la vulnerabilità del nostro mondo, le minacce terroristiche, compresa la possibilità di utilizzare armi nucleari da parte di terroristi". Temi che saranno certamente al centro della visita che Medvedev farà negli Usa in estate. A ogni buon conto, il Cremlino ha messo un chiaro paletto, diffondendo una dichiarazione unilaterale: la Russia si considererà vincolata al rispetto del nuovo Start solo se lo scudo Usa non diventerà minaccioso per la capacità deterrente dell’arsenale nucleare russo. Dopo le diplomazie e i presidenti, ora la parola passerà ai Parlamenti. Il trattato dovrà andare alla ratifica sia della Duma russa che del Senato Usa. Obama ha auspicato che, nel suo paese, vi sia un’approvazione bipartisan del documento. Medvedev ha auspicato che le due ratifiche siano "sincronizzate".

L'IRAN - La lotta alla proliferazione nucleare è uno dei cardini della politica estera di Obama: martedì l'Amministrazione Usa ha presentato la nuova strategia che impegna gli Usa a non fare uso di armi atomiche contro Paesi che rispettino il Trattato di non proliferazione Nucleare. Ma sullo sfondo rimane l'incognita della corsa al nucleare dell'Iran. "Mi aspetto che saremo in grado di imporre forti, dure sanzioni contro l'Iran questa primavera", ha detto Obama. Ma la risposta non si è fatta attendere:  Barack Obama parla "con il linguaggio delle bome e delle pallottole" ha risposto Mahmoud Ahmadinejad al presidente americano. Secondo il presidente iraniano, citato dall'agenzia Fars, "gli Usa hanno ucciso più di 300mila persone in Afghanistan e in Iraq, azioni contrarie all'insegnamento di Dio".

FARNESINA - Per il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, la firma del trattato Start 2 tra Stati Uniti e Russia, "segna probabilmente l'inizio di una nuova era rispetto alla Guerra Fredda, un'era in cui l'arma nucleare serve a obiettivi diversi rispetto a quelli di 20 anni fa". Per il ministro degli Esteri Franco Frattini "la firma odierna costituisce un importante passo avanti nel cammino per il disarmo e per un mondo senza armi nucleari". Si è trattato di "un atto di fiducia reciproca che testimonia la serietà dell'impegno degli Stati Uniti e della Russia in tema di disarmo nucleare". La riduzione degli arsenali nucleari esistenti in un quadro negoziato e condiviso, ha sottolineato il capo della Farnesina, è un obiettivo che l'Italia sostiene fortemente.

Redazione online

08 aprile 2010

 

 

 

Israele non ha mai confermato di essere dotato di armi atomiche

Nucleare, Netanyahu non andrà

al vertice di Washington

Il premier israeliano rinuncia per la decisione di Egitto

e Turchia di sollevare la questione dell'arsenale ebraico

Israele non ha mai confermato di essere dotato di armi atomiche

Nucleare, Netanyahu non andrà

al vertice di Washington

Il premier israeliano rinuncia per la decisione di Egitto

e Turchia di sollevare la questione dell'arsenale ebraico

Benjamin Netanyahu

Benjamin Netanyahu

GERUSALEMME - Benjamin Netanyahu non parteciperà al Vertice sulla sicurezza nucleare che il presidente americano, Barack Obama, ha convocato per il 12 e 13 aprile a Washington. Fonti governative a Gerusalemme hanno reso noto che il premier israeliano ha deciso di restare in patria dopo avere appreso che Egitto e Turchia, nel corso dei lavori, intendono sollevare il problema dell'arsenale nucleare dello stato ebraico e chiedere una sua adesione al Trattato di non poliferazione nucleare. Al posto di Netanyahu andrà Dan Meridor, vice primo ministro con delega per l'energia atomica.

I TEMI - Anche se si ritiene che sia la sola potenza atomica del Medio Oriente con un arsenale di 100-200 ordigni di ultima generazione, Israele non ha mai confermato o smentito di essere dotato di armi atomiche, né ha firmato il Trattato. Alla Conferenza di Washington sono attesi i leader dei principali Paesi. Il presidente Obama spera di poter giungere a un accordo che possa impedire che ordigni nucleari finiscano nelle mani di organizzazioni terroristiche. Durante i lavori dovrebbe essere affrontato anche il capitolo dei programmi nucleari di Iran e Corea del Nord, due paesi esclusi dalla conferenza.

09 aprile 2010

 

 

 

2010-03-28

 

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2010-04-13

WASHINGTON

Obama: "Al Qaeda con l'atomica

Un disastro per l'intero mondo"

Al monito del presidente Usa ribatte il cinese Hu Jintao: "Nucleare pacifico diritto di tutti". Nel 2012 nuovo summit in Corea del Sud

Obama: "Al Qaeda con l'atomica Un disastro per l'intero mondo"

Hu Jintao e Barack Obama

WASHINGTON - Se Al Qaeda dovesse mettere le mani sul nucleare, per il mondo "sarebbe una catastrofe". E' il monito di Obama, al summit sulla sicurezza nucleare che, annuncia il presidente Usa, si ripeterà in Corea del Sud nel 2012.

"Materiale nucleare che può essere venduto o rubato e usato per armi nuclari esiste in decine di paesi - si legge - solo la più piccola quantità di plutonio, delle dimensioni di una mela, può uccidere o ferire centinaia di migliaia di persone innocenti. Network terroristici come al Qaeda hanno cercato di entrare in possesso di materiale per armi atomiche e se dovessero riuscirci sicuramente le userebbero. In questo caso sarebbe una catastrofe per il mondo, provocando un'enorme perdita di vite umane e segnando un duro colpo per la pace e stabilità globale".

Il discorso, nelle parti anticipate, rivela l'obiettivo più autentico del padrone di casa del vertice. La minaccia di un uso "sporco" che dell'arma nucleare potrebbero fare i terroristi. perfino più spaventosa, perché realmente incontrollabile e non negoziabile, del nucleare iraniano.

Cina fredda sulle sanzioni all'Iran. Proprio sulla questione iraniana, Obama ha dovuto incassare la fredda risposta della Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu e quindi decisiva per l'adozione delle sanzioni contro Teheran. "Pressioni e sanzioni non potranno regolare alla base il dossier nucleare iraniano. I migliori strumenti sono il dialogo e il negoziato" ha detto il portavoce cinese, gelando l'ottimismo generato negli americani dalle rassicurazioni del presidente Hu Jintao alla vigilia del summit.

 

Hu Jintao: "Nucleare, diritto di tutti". Il numero uno di Pechino, nel giorno del vertice, ha persino corretto il tiro, parlando sì di "impegno cinese contro la proliferazione nucleare" e "sostegno agli sforzi internazionali" in materia di sicurezza, ma ha ribadito anche il "diritto di ogni paese" allo sviluppo di un uso pacifico del nucleare. Uso pacifico, esattamente quanto Teheran dichiara a proposito delle turbine di nuova generazione per l'arricchimento dell'uranio, annunciate con giubilo da Ahmadinejad alla nazione.

Hillary, lavoro ai fianchi. Mentre i leader leggono le loro dichiarazioni al summit, il lavoro duro sull'Iran lo svolge il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, che a Washington ha incontrato i rappresentanti del "5+1", cioè Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna (con gli Usa membri permanenti del Consiglio di sicurezza) e Germania. Obiettivo del pressing, mettere a punto le sanzioni in ambito Onu "entro la primavera".

Brasile e Turchia per la diplomazia. A una soluzione diplomatica, evitando le sanzioni all'Iran, continuano invece a lavorare Brasile e Turchia, con l'intenzione di mediare tra Washington e Teheran. Il Brasile ha intensificato negli ultimi mesi il suo dialogo con la Repubblica Islamica e proprio oggi una delegazione di rappresentanti del governo e delle imprese di Brasilia si trova a Teheran. La Turchia ha stretto legami economici con l'Iran, soprattutto in campo energetico. Erdogan, che nelle prossime ore vedrà Obama per un incontro bilaterale, ribadirà al presidente Usa il no alla linea dura con Teheran.

Agire per la sicurezza. Ma il tentativo di persuasione di Obama, non solo in chiave cinese, passa anche attraverso un discorso in cui si osserva "l'ironia della storia". "Due decenni dopo la fine della Guerra Fredda - dice il presidente Usa - il rischio di un confronto nucleare tra nazioni si è affievolito, ma il rischio di un attacco nucleare è aumentato. Così, quella odierna è un'opportunità non solo per parlare, ma agire. Non semplicemente per prendere impegni, ma per far compiere progressi reali alla sicurezza dei nostri popoli".

Al vertice di Washington, il più imponente raduno di leader mai organizzato da un presidente Usa dalla fine della Seconda Guerra mondiale (quando nel 1945 vennero create a San Francisco le Nazioni unite), Obama propone un piano per mettere in sicurezza, entro quattro anni, tutto il materiale nucleare attualmente a rischio di finire nella mani di stati "pericolosi" e di organizzazioni terroriste.

In tal senso, c'è l'impegno dell'Ucraina ad eliminare entro il 2012 le sue scorte di uranio fortemente arricchito. Sul fronte della riduzione degli arsenali, invece, il presidente francese Nicolas Sarkozy, parlando alla Cbs, ha detto che il suo Paese non rinuncerà mai alle armi nucleari. La Francia, ha spiegato il capo dell'Eliseo, "ha rinunciato ad effettuare test nucleari, ha ridotto notevolmente la quantità dei suoi armamenti", ma non può spingersi oltre senza mettere a repentaglio la sua stessa sicurezza del mio Paese".

Berlusconi: "Un'Agenzia del nucleare italiano". Quanto al nucleare italiano, nel suo intervento a Washington Silvio Berlusconi ha annunciato la nascita di un'agenzia italiana per la sicurezza nucleare e una scuola nazionale per la sicurezza nucleare. "Consapevoli dei pericoli per il rischio della diversione dei materiali nucleari per finalità illegittime - ha detto il premier -, abbiamo deciso, prima ancora di partire con i lavori di costruzione delle centrali, di creare una Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare, con competenze in campo di protezione fisica degli impianti e dei materiali radioattivi, e una Scuola per la sicurezza nucleare per la formazione di personale proveniente da paesi emergenti che sempre più si avviano all'utilizzo di questa nuova fonte di energia".

Nessun rappresentante di Iran e Corea del Nord è stato invitato al vertice. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha inviato una delegazione.

(13 aprile 2010) Tutti gli articoli di Esteri

 

 

 

 

 

 

2010-04-09

Il nuovo trattato di non proliferazione siglato da Obama e Medvedev a Praga

Il Cremlino precisa: "Andrà tutto bene solo se Washington rinuncerà allo scudo antimissile"

Usa e Russia firmano lo Start 2

nuova pagina dei rapporti tra i due paesi

Usa e Russia firmano lo Start 2 nuova pagina dei rapporti tra i due paesi

Dmitri Medvedev e Barak Obama

PRAGA - Nella Sala Spagnola nel Castello di Praga, quando erano appena passati quindici minuti dopo mezzogiorno, Dmitri Medvedev e Barak Obama hanno firmato il nuovo trattato sulle armi atomiche, lo Start 2. Dopo molti mesi di negoziato, il presidente Usa e quello russo hanno siglato l'accordo che prevede la riduzione dei rispettivi arsenali bellici nucleari, in sostituzione di quello firmato da Mikhail Gorbaciov e George Bush nel 1991. Il trattato limita a 1.550 le testate atomiche e a 800 i vettori di lancio dei rispettivi Paesi, circa il 30% in meno rispetto ai limiti fissati nel 2002.

"Un evento straordinario". Si tratta di un nuovo inizio, dunque, almeno nelle parole dei due presidenti che, prima della firma, fianco a fianco, sotto le volte decorate della Sala Spagnola, avevano avuto un lungo colloquio privato sulle questioni più calde del momento, dall'Iran al Kirghizistan. Obama ha parlato di "evento straordinario" in grado di portare "a un mondo più sicuro" e porre fine alla "deriva" sofferta negli anni di Bush dalle relazioni tra le due superpotenze. Il presidente americano ha auspicato che la ratifica del Senato Usa avvenga entro l'anno. Il negoziato, ha osservato Obama, è stato "un lungo viaggio che aprirà la strada a nuove riduzioni" negli arsenali dei due Paesi. Anche Medvedev ha salutato la "nuova pagina nelle relazioni biletarali che consentirà di arrivare a un più alto livello di cooperazione tra Russia e Stati Uniti", anche se, ha ammesso, "il negoziato non è stato semplice".

I punti di disaccordo. Restano elementi di disaccordo, soprattutto riguardo ai piani di Washington per lo scudo antimissile. Mosca, non a caso, ha voluto aggiungere una dichiarazione unilaterale, in cui avverte che si riserva il diritto di abbandonare il patto se riterrà che la difesa anti-missilistica statunitense creerà una minaccia ai suoi interessi. Ecco perché, in contemporanea con la firma a Praga, il Cremlino ha diffuso un comunicato per far sapere che considererà in vigore il trattato solo se Washington ridimensionerà il suo piano per lo scudo antimissile.

 

Il sogno di Obama. L'inizio, comunque, è tracciato. La firma dell'accordo, nella stessa capitale dove un anno fa Obama illustrò per la prima volta il suo sogno di un mondo senza armi nucleari, arriva quattro giorni prima che il presidente Usa accolga a Washington un vertice sulla sicurezza nucleare con 47 Paesi, per garantire la sicurezza di tutti i materiali nucleari del mondo, nell'arco di quattro anni.

Le sanzioni a Teheran. La lotta alla proliferazione nucleare è uno dei cardini della politica estera dell'attuale capo della Casa Bianca: martedì la sua Amministrazione ha presentato la nuova strategia che impegna gli Usa a non fare uso di armi atomiche contro paesi che rispettino il trattato di non proliferazione. Sullo sfondo resta l'incognita Iran e, dopo il trattato di Praga, le sanzioni sembrano più vicine: Obama ha detto che si aspetta "sanzioni forti e dure", mentre Medvedev, pur riconoscendo che ormai non si possono escludere, ha precisato che dovranno essere "intelligenti e che comunque non dovranno provocare catastrofi umanitarie".

La Farnesina: "L'inizio di una nuova era". La firma del trattato Start 2 "segna l'inizio di una nuova era rispetto alla Guerra Fredda, un'era in cui l'arma nucleare serve a obiettivi diversi rispetto a quelli di venti anni fa": questa la dichiarazione del portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, secondo il quale la firma del trattato ha "un importante e duplice valore simbolico: da una parte segna l'inizio di una normalizzazione completa dei rapporti tra Usa e Russia, dopo le tensioni degli anni scorsi e, dall'altra, è la traduzione in pratica della visione annunciata l'anno scorso a Praga da Obama per un mondo senza armi nucleari".

L'Agenzia atomica. Il numero uno dell'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'energia atomica, Yukiya Amano, ha definito la firma del trattato "un passo verso un mondo denuclearizzato che può sostenere positivamente gli sforzi contro la proliferazione". Il direttore generale Aiea prenderà parte il 12 e 13 aprile alla conferenza sulla sicurezza nucleare di Washington.

(08 aprile 2010)

 

 

 

Al vertice di Washington parteciperà il vice-premier. La decisione

dopo che Turchia ed Egitto hanno sollevato la questione dell'arsenale israeliano

Netanyahu non andrà a Washington

per il summit nucleare di Obama

Netanyahu non andrà a Washington per il summit nucleare di Obama

Benjamin Netanyahu

GERUSALEMME - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non parteciperà a Washington al vertice sulla sicurezza nucleare. Ad annunciarlo sono stati funzionari del governo israeliano, precisando che il capo del governo sarà sostituito dal suo vice e ministro dell'Energia e responsabile dell'Intelligence, Dan Meridor.

La decisione è stata presa - spiegano i funzionari citati da 'Haaretz' - nel timore che un gruppo di paesi guidati da Egitto e Turchia chieda che Israele aderisca al Trattato di Non Proliferazione Nucleare. Israele "è deluso" dagli sviluppi in questa fase precedente l'avvio della conferenza, ha affermato una fonte del governo citata dal quotidiano. "Il vertice sulla sicurezza nucleare dovrebbe affrontare la questione del pericolo del terrorismo nucleare. Israele partecipa a questi sforzi ed ha risposto positivamente all'invito alla conferenza del presidente Obama".

"Detto questo - ha poi spiegato - negli ultimi giorni siamo stati informati dell'intenzione di diversi stati partecipanti di deviare dal tema principale della lotta al terrorismo e usare l'evento per pungolare Israele sul TNP".

(08 aprile 2010) Tutti gli articoli di Esteri

 

 

 

 

 

 

 

 

2010-03-28

 

 

 

 

 

L'UNITA'

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2010-04-13

Obama: "Sarebbe una catastrofe, se Al Qaeda avesse accesso al nucleare"

Il presidente americano Barack Obama ammonisce che sarebbe una catastrofe per il mondo se Al Qaida entrasse in possesso di armi nucleari, secondo le anticipazioni del suo discorso al summit di Washington sulla sicurezza nucleare.

Il presidente americano sostiene che i rischi di un confronto nucleare sono diminuiti nel mondo post-Guerra Fredda ma la minaccia di un attacco terrorista è aumentata a causa della proliferazione di materiale nucleare non protetto in modo adeguato. Lo si legge nelle anticipazioni del suo discorso al summit di Washington sulla sicurezza nucleare.

Il secondo summit sulla sicurezza nucleare si svolgerà in Corea del Sud nel 2012. I principali punti nell'accordo riguardano una maggiore cooperazione per arginare la proliferazione, più sicurezza, ma rispettando le sovranità nazionali e la messa al sicuro entro 4 anni delle materie nucleari poco protette. Viene inoltre ribadito l'appoggio all'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.

13 aprile 2010

 

 

 

 

 

Iran, Cina frena su accordo Usa: sanzioni non risolvono problema

Pressioni internazionali e sanzioni non possono "risolvere alla radice" il dossier nucleare iraniano: lo hanno reso noto fonti governative cinesi, dopo che gli Stati Uniti hanno assicurato di avere ricevuto il nulla osta di Pechino per delle nuove sanzioni contro Teheran da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

"La Cina ha sempre sostenuto che il dialogo e il negoziato sono il miglior modo di trovare una soluzione a questo problema, che pressioni e sanzioni non possono risolvere alla radice", ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Jiang Yu. Dopo un incontro tra i presidenti Barack Obama e Hu Jintao a margine della Conferenza sulla Sicurezza Nucleare in corso a Washington, la Casa Bianca ha affermato che Pechino "è pronta a collaborare con gli Stati Uniti", impegno definito dal portavoce Jeff Bader come "un nuovo segno di unità internazionale" sulla questione nucleare iraniana.

Tuttavia il portavoce si era ben guardato dall'esprimersi su qualsiasi impegno specifico assunto dalla Cina riguardo a delle possibili sanzioni: "Abbiamo iniziato a lavorare su questo e continueremo nei prossimi giorni e settimane", aveva concluso. Un assenso cinese costituirebbe un successo diplomatico per Obama, che vuole incassare innanzitutto dal vertice l'impegno alla lotta contro il contrabbando nucleare, che darebbe alla Casa Bianca un più deciso sostegno internazionale anche nell'affrontare le questioni legate ai programmi nucleari di possibile utilizzo bellico già in corso; una decisione definitiva dovrebbe aversi in occasione della nuova riunione dei sei Paesi coinvolti nei negoziati, fissata entro la fine della settimana.

13 aprile 2010

 

 

 

 

2010-04-09

Disarmo nucleare, firmato l'accordo Usa-Russia. Obama: "Mondo più sicuro"

È stato un parto difficile, ma alla fine il nuovo trattato sulla riduzione delle armi nucleari ha visto la luce. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev hanno apposto a Praga la loro firma sul documento lungo 160 pagine e sui suoi allegati, ponendo le basi della nuova architettura della potenza nucleare dopo la scadenza del vecchio Start firmato dall'ultimo presidente sovietico Mikhail Gorbaciov e da George Bush padre.

Una firma slittata per mesi di fronte a un punto su cui le due potenze nucleari non hanno trovato un preciso accordo e che, anche oggi, nella Sala spagnola del Castello della capitale ceca, è stato chiaramente ammesso dai due leader: il collegamento tra le armi offensive strategiche e l'armamento difensivo. In poche parole: lo scudo antimissilistico che gli Stati uniti intendono allargare anche all'Europa orientale.

Le due diplomazie si sono esibite in capriole diplomatiche, che alla fine hanno portato a una soluzione di compromesso soddisfacente anche per Mosca, che però ha inteso presentare una sua dichiarazione unilaterale sull'aspetto più controverso. Il nuovo Start prevede che Usa e Russia possano avere 700 vettori - missili balistici intercontinentali (Icbm), missili balistici a lancio da sottomarino (Slbm) e bombardieri pesanti (Hb) - dispiegati e 1.550 testate. Il trattato, a validità decennale, stabilisce anche i nuovi meccanismi di verifica reciproca del suo rispetto.

Dopo la firma del trattato e dei protocolli aggiuntivi, i due presidenti non hanno lesinato in aggettivi nei loro commenti in una conferenza stampa congiunta. Obama ha definito il nuovo Start "una pietra miliare per la sicurezza nucleare, per la non proliferazione e per le relazioni bilaterali" che renderà "gli Stati uniti e il mondo intero più sicuri". Un trattato "storico", che spera diventare una base per ulteriori tagli agli arsenali nucleari. Il riferimento è, da un lato, alle testate delle due potenze non dispiegate - si parla di circa 6mila - e agli altri paesi che hanno o si vogliono dotare dell'arma atomica. Proprio a Praga, un anno fa, il leader americano pronunciò un importante discorso sulla non proliferazione nucleare. Oggi Obama ha ribadito la volontà Usa di rafforzare il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp).

Medvedev, dal canto suo, ha definito il nuovo Start "un passo storico", un documento che mantiene in pieno l'equilibrio di interessi tra Russia e Usa. Un buon accordo, insomma, che viene dopo lunghe e tribolate trattative. Più volte le due potenze sono apparse sul punto di chiudere la partita dopo che, a luglio dello scorso anno, la prima visita a Mosca di Obama aveva fatto riaprire il discorso, facendo balenare l'ipotesi di un cambio di pagina dopo anni di freddezza tra le due potenze. Invece, le trattative si sono susseguite, a Ginevra come anche direttamente tra le due presidenze, ben oltre la scadenza del vecchio Start, il 5 dicembre 2009.

"Ora siamo dei grandi specialisti sul tema" ha commentato ironicamente Medvedev, guardando Obama. "Forse siamo i più grandi specialisti al mondo", ha aggiunto. "Quanto è stato fatto ora è solo l'inizio di una lunga strada. Noi siamo pronti a proseguire in questa direzione". Il prossimo passo pare essere proprio quello di definire un terreno comune per quanto riguarda il rapporto tra le armi offensive e quelle difensive. Il vecchio piano del presidente George W. Bush di allargare lo scudo antimissilistico a Polonia e Repubblica ceca, che tanto aveva fatto adirare Vladimir Putin, è stato messo in cantina da Obama.

Una decisione che Medvedev ha "apprezzato" esplicitamente anche oggi. Tuttavia, il problema resta e anche il nuovo progetto di scudo di Obama, più limitato con elementi in Romania e forse in Bulgaria, suscita sospetti a Mosca. Il presidente americano, oggi, ha ribadito che lo scudo non ha lo scopo di rompere l'equilibrio strategico russo-americano e ha auspicato un "dialogo serio" su questo tema. Medvedev ha accolto la proposta. "Siamo certamente interessati a rendere più stretta la collaborazione su questo tema coi nostri partner americani", ha spiegato e ha prospettato l'ipotesi di una cooperazione per creare un sistema di difesa antimissilistica globale comune: "Dovrebbe essere pensata tenendo presente la vulnerabilità del nostro mondo, le minacce terroristiche, compresa la possibilità di utilizzare armi nucleari da parte di terroristi".

Temi che saranno certamente al centro della visita che Medvedev farà negli Usa in estate, annunciata oggi. A ogni buon conto, il Cremlino ha messo un chiaro paletto, diffondendo una dichiarazione unilaterale: la Russia si considererà vincolata al rispetto del nuovo Start solo se lo scudo Usa non diventerà minaccioso per la capacità deterrente dell'arsenale nucleare russo. Dopo le diplomazie e i presidenti, ora la parola passerà ai Parlamenti. Il trattato dovrà andare alla ratifica sia della Duma russa che del Senato Usa. Obama ha auspicato che, nel suo paese, vi sia un'approvazione bipartisan del documento. Medvedev ha auspicato che le due ratifiche siano "sincronizzate".

08 aprile 2010

 

 

Nucleare, lo strappo di Israele. Netanyahu non va al vertice

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato il suo viaggio a Washington per partecipare a una conferenza sulla diffusione delle armi nucleari, nel timore che lo stato ebraico potesse essere preso di mira per il suo programma nucleare. Lo hanno reso noto le autorità israeliane.

Il capo del governo aveva annunciato la sua presenza all'incontro in programma per la prossima settimana, ma dopo meno di due giorni ha improvvisamente cambiato idea. Responsabili del suo ufficio hanno fatto sapere che Netanyahu ha avuto un ripensamento perchè alcuni Paesi intendevano strumentalizzare la conferenza per colpire Israele per il suo programma nucleare, mai pubblicamente ammesso ma sulla cui esistenza sono tutti concordi nella comunità internazionale.

A Washington, un portavoce per il Consiglio della Sicurezza nazionale, Mike Hammer, ha confermato che Israele ha informato gli Stati Uniti che Netanyahu non sarà presente; a rappresentare lo stato ebraico ci sarà invece il suo vice, Dan Meridor.

09 aprile 2010

 

2010-03-28

il SOLE 24 ORE

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2010-04-13

Hu apre sull'Iran, non sui cambi

Obama la spunta sul nucleare

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13 aprile 2010

Barack Obama con il presidente cinese Hu Jintao

"Dai nostri archivi"

Al vertice di Washington il paradosso del nuovo pericolo nucleare

C'è anche lo yuan al vertice dei 47 sul disarmo nucleare

Fastidioso fuori programma (con smentite) per Berlusconi a Washington

Obama guarda al vertice di Washington su disarmo e Iran, ma Israele non ci sarà

Berlusconi offre a Obama un centro di addestramento a Trieste

WASHINGTON – Dal summit sulla sicurezza nucleare di Washington, promosso dal presidente americano Barack Obama e che si è concluso martedì sera, arriva l'impegno a rendere sicuri i materiali fissili entro quattro anni in modo da ridurre la minaccia di terrorismo nucleare. Nel comunicato finale si precisa che i 47 Paesi presenti al National Security Summit accolgono "l'appello del presidente americano per alzare il livello di sicurezza nucleare e si impegnano al contempo a ridurre la minaccia di terrorismo nucleare". Obama nel corso dei lavori aveva catalizzato l'attenzione sul rischio di una "catastrofe planetaria" se il materiale nucleare cadesse nelle mani di organizzazioni terroristiche come Al Qaeda.

Ogni singola nazione, si legge nel comunicato, dovrà promuovere "azioni responsabili e una collaborazione internazionale decisa ed efficace". Più in generale, il testo, in dodici punti, fa appello a una "cooperazione internazionale" che comunque si fonda sul "diritto degli Stati" a usare in modo pacifico l'energia nucleare. Il comunicato insiste sulla "responsabilità fondamentale degli Stati, nel rispetto degli obblighi internazionali, a mantenere un livello di sicurezza efficace". Riconoscendo che "l'uranio arricchito e il plutonio separato esigono precauzioni speciali", è stato sancito l'impegno a "decidere le misure necessarie per la sicurezza". I partecipanti hanno inoltre riaffermato l'appoggio all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e ne hanno sottolineato "il ruolo fondamentale", auspicando una collaborazione a tutti i livelli, bilaterale regionale e multilaterale.

Obama: "Progressi senza precedenti"

Grazie all'impegno "senza precedenti" preso dalla comunità internazionale e alla volontà di creare un contesto comune sulla sicurezza nucleare "il mondo sarà più sicuro". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama durante la conferenza stampa indetta al Washington Convention Center a conclusione del summit sulla sicurezza nucleare al quale hanno partecipato 47 leader internazionali e che è stato definito "estremamente produttivo". Durante il suo discorso Obama, che ha parlato dell'impegno preso da singole nazioni ha fatto riferimento anche al fatto che alcune nazioni, tra cui l'Italia, daranno vita a isitituti per la formazione di personale che opera nel settore nucleare. Obama ha inoltre annunciato che il prossimo summit sul nucleare si terrà in Corea del Sud entro due anni, ovvero entro il 2012. "I problemi del ventunesimo secolo non possono essere risolti da nessuna singola nazione", ha detto, auspicando un impegno comune in particolare nella lotta al terrorismo.

Pechino e le sanzioni all'Iran, la risposta da Teheran

Il risultato di maggiore portata del summit sulla sicurezza nucleare di Washington è stato raggiunto fuori dalle discussioni congiunte: è l'apertura di Pechino a sostenere un nuovo round di sanzioni contro l'Iran arrivata durante un bilaterale tra Barack Obama e Hu Jintao. Anche se non c'è ancora un accordo, e la Cina usa toni meno enfatici rispetto a quelli della Casa Bianca, le parole del presidente cinese rappresentano una vittoria per la controparte statunitense che da tempo preme per una posizione decisa. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha detto che le sanzioni contro Teheran dovranno essere prese in aprile-maggio, "non più tardi".

L'Iran, ha replicato in serata il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, è "l'unica possibilità di successo" per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dopo lo stallo in Iraq e in Afghanistan. Ahmadinejad ha auspicato che Washington "accetti" la repubblica islamica così com'è. "Obama non ha che una possibilità di successo e di restare capo dello stato. Non può far nulla in Palestina. E in Iraq, cosa può fare? Niente. E l'Afghanistan è troppo complicato", ha affermato Ahmadinejad. "La cosa migliore da fare per lui è accettare e rispettare l'Iran, entrare in cooperazione" con Teheran, ha aggiunto il presidente iraniano. In quel caso, ha assicurato, gli si "apriranno nuove numerose opportunità".

Doccia fredda sulla rivalutazione dello yuan

Hu Jintao ha però chiarito a Barack Obama che la Cina aggiusterà i sui meccanismi valutari seguendo le sue esigenze economiche interne e non in base alle pressioni o agli interessi internazionali. Se il presidente americano ha ottenuto da Hu una luce verde di massima per lavorare insieme a sanzioni contro l'Iran, per lui il vertice bilaterale di ieri è stato in materia di cambi una doccia fredda.

Anche perché autorevoli quotidiani come il Financial Times avevano anticipato la settimana scorsa che Pechino era pronta a rivalutare lo yuan, anticipazioni non casuali: giungevano da un alto funzionario economico cinese. Ora la smentita, che conferma l'esistenza di una battaglia in corso a Pechino fra "tecnici", economisti, esperti e persino banchieri centrali ci dicono le indiscrezioni e politici. Hu ha chiarito per chi avesse ancora qualche dubbio che la decisione sui cambi è politica e riguarda i massimi vertici del Paese che sceglieranno in base alle esigenze interne del paese.

 

Queste le sue parole al presidente americano: "La Cina aderirà al suo modello di riforma per la formazione dei tassi di cambio sulla base dei suoi bisogni interni di sviluppo sociale ed economici, in particolare la Cina non spingerà per riforme sotto pressioni esterne", ha detto il leader cinese.

E dati recenti in effetti offrono un contrappeso alle tesi degli occidentali che premono per una rivalutazione dello yuan. La Cina ha registrato per la prima volta un disavanzo commerciale, anche si tratta secondo gli esperti di una semplice deviazione statistica e non uno sviluppo tendenziale. Il credito interno ha problemi crescenti di solvibilità e, infine le riserve in dollari sono aumentate del livello minore negli ultimi anni nell'utlima rilevazione, appena 48 miliardi di dollari su uno stock di oltre 2000 miliardi di dollari.

Nel vertice con Obama, Hu è entrato in dettagli come non aveva fatto in passato, ha detto al presidente americano che non sarà la rivalutazione dello yuan a risolvere i problemi della disoccupazione in America, una osservazione questa diretta al Congresso che sta preparando nuove tariffe commerciale per i prodotti cinesi se non ci sarà una rivalutazione dello Yuan. Hu tuttavia ha detto a Obama che la Cina non intende avere un avanzo commerciale strutturale nei confronti degli Stati Uniti e che farà il possibile per agevolare un aumento delle esportazioni americane in Cina.

Gli analisti ci credono: "La Cina rivaluterà lo yuan entro giugno"

COMMENTO / Su nucleare e cambi la Cina scopre la realpolitik (di L. Vinciguerra)

Berlusconi offre a Obama un centro di addestramento a Trieste

Rivalutare lo Yuan? Hu Jintao resiste a Obama

GRAFICO INTERATTIVO/ Gli obiettivi dei 46 Paesi al vertice sul nucleare (di Guido De Franceschi)

I protagonisti del vertice

13 aprile 2010

 

 

 

 

 

 

Su nucleare e cambi la Cina scopre la realpolitik

dal nostro corrispondente Luca Vinciguerra

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13 aprile 2010

"Dai nostri archivi"

Hu apre sull'Iran, non sui cambi Obama la spunta sul nucleare

Yuan forte? Dialogo necessario

I successi di Putin con gli ex Paesi satelliti dell'Asia centrale. Cina permettendo

<span id="U2401437582679gGB" style="">GLI ANALISTI</span> "La Cina rivaluterà lo yuan entro giugno"

Primati verdi e allori appassiti

 

Oggi la Thailandia, il Kirghizistan e la Corea del Nord. Domani la Birmania, l'Afghanistan, il Pakistan o il Sudan. Archiviato il presunto accordo tra Cina e Stati Uniti sulle sanzioni all'Iran come un banale incidente di lost in translation amplificato a mezzo stampa, un fatto comunque sembra certo: Pechino sta riflettendo su come gestire le crisi geopolitiche che scoppiano con sempre maggiore frequenza ai confini del suo Impero, o in paesi con i quali la superpotenza asiatica ha stabilito importanti legami economico-commerciali.

Mai come in queste ultime settimane, il Governo cinese si è dichiarato "profondamente preoccupato" per gli sviluppi di questioni interne di altri paesi: il nucleare iraniano, il bagno di sangue di Bangkok innescato dalla rivolta delle camicie rosse pro-Thaksin, il ribaltone politico in Kirghizistan. Che il sacro principio della "non ingerenza" negli affari domestici altrui adottato per decenni da Pechino inizi a mostrare la corda?

Non è un'ipotesi da escludere. "Il concetto che i nostri vicini di casa vengano prima degli altri deve essere rafforzato alla luce delle sempre più complesse crisi geopolitiche regionali", avverte un editoriale del China Institute of Contemporary International Relations diffuso ieri dall'agenzia di stampa di Stato, Xinhua, e ripreso oggi da tutti i principali quotidiani nazionali. E lo stesso concetto, sostengono alcuni esperti di politica estera che fanno opinione anche tra la nomenklatura, dovrebbe essere rafforzato anche nei confronti di paesi lontani nei quali Pechino vanta forti interessi geostrategici.

Può sembrare strano, ma ad accelerare improvvisamente il dibattito interno alla leadership cinese su un'eventuale revisione della "politica di non interferenza" è stata la crisi improvvisa di una nazione piccola e periferica come il Kirghizistan. La nomenklatura non ha per niente gradito né la violenta rivolta scoppiata a ridosso dei suoi confini, né tantomeno il suo epilogo.

Per due ragioni. La prima è di natura istituzionale. I discendenti diretti del più grande movimento rivoluzionario del Ventesimo Secolo non amano le rivoluzioni. Anzi, le detestano proprio e quando vedono che, come accaduto la settimana scorsa a Bishkek, una sommossa di piazza riesce a rovesciare un Governo rabbrividiscono. Se poi la comunità cinese locale viene fatta bersaglio della violenza popolare, il sentimento antirivoluzionario diventa un vero e proprio disgusto.

La seconda, che è anche la più importante, è di natura geopolitica. Da un lato, il Governo cinese teme che la rivolta di Bishkek possa avere effetti destabilizzanti nel vicino Xinjiang, la turbolenta provincia occidentale cinese abitata dagli uiguri, una popolazione di lingua ed etnia turcomanna e di religione islamica al cui interno serpeggiano forti tensioni separatiste.

Dall'altro, la Cina non vede di buon occhio il prepotente ritorno della Russia (secondo Pechino, Mosca è la grande burattinaia dell'insurrezione in Kirghizistan) nella sua vecchia zona d'influenza Centro Asiatica. Una zona dove negli ultimi anni il Dragone, spinto dalla sua sete inesauribile di energia e materie prime, ha approfittato del vuoto lasciato dalla dissoluzione dell'Impero Sovietico per aumentare notevolmente i suoi interessi economici, commerciali, politici e strategici.

La crisi del Kirghizistan è tutta colpa della rivoluzione dei Tulipani del 2005 "istigata dall'Occidente per esportare il suo modello di democrazia", sostiene l'editoriale del China Institute of Contemporary International Relations. Una colpa della quale - secondo gli osservatori cinesi - l'Occidente si sarebbe macchiato altre volte in passato, interferendo pesantemente negli affari interni di altri paesi confinanti con la Cina. L'Afghanistan è il caso più emblematico. "Questi paesi sono stati spinti nella trappola della democrazia, e ora sono costretti ad affondare nel caos della democrazia", conclude l'editoriale.

Con queste premesse teoriche, non ci sarebbe da stupirsi se in, un prossimo futuro, Pechino decidesse di improntare alla realpolitik le sue relazioni con i numerosi (e spesso intemperanti) vicini di casa e con le aree del pianeta ad alto interesse geostrategico.

Se così fosse, il sacro principio della non interferenza, su cui la Cina ha promosso la sua formidabile penetrazione economica e politica nei paesi in via di sviluppo, potrebbe essere il primo dogma del vecchio spirito terzomondista di Bandung a finire ufficialmente in soffitta.

13 aprile 2010

 

 

 

 

 

2010-03-28

Usa e Russia tagliano le armi nucleari....e i costi

di Gianandrea Gaiani

27 marzo 2010

Stati Uniti e Russia tagliano<br/>le armi nucleari... e i costi. Test nucleare a Mururoa nel 1971 (Foto Afp)

"Dai nostri archivi"

L'8 aprile firma Usa-Russia sul trattato di disarmo

Disarmo nucleare: oggi a Roma primo incontro tra Russia e Usa

Da Mosca al Vaticano: il viaggio di Mr Obama per il G-8

Scudo antimissile: Obama corregge Bush Mosca apprezza

Usa e Russia verso l'accordo sul disarmo nucleare

Un accordo storico che rilancia le relazioni tra Washington e Mosca dopo le tensioni determinate negli ultimi anni dallo scudo antimissile Usa e dalla crisi georgiana ma soprattutto un'intesa che consentirà alle due super potenze nucleari di risparmiare miliardi di dollari nei prossimi anni.

Il nuovo trattato per la limitazione degli armamenti strategici che verrò firmato l'8 aprile a Praga (dove il 5 aprile 2009 Obama aveva annunciato la sua "visione" di un mondo senza armi nucleari) dai presidenti Barack Obama e Dmitri Medvedev è il frutto di una lunga e difficile trattativa nella quale il momento più critico sarebbe stato raggiunto in febbraio, quando (secondo indiscrezioni della rete Abcnews) Obama minacciò di abbandonare il negoziato se Mosca avesse insistito a volerlo collegare ai piani americani per la difesa antimissile.

L'intesa raggiunta prevede che le due superpotenze atomiche dispongano di non più di 1.550 testate nucleari strategiche con una diminuzione del 74% rispetto alle 6.000 consentite dall'accordo START del 1991 mentre i vettori (missili, sottomarini e bombardieri) in grado di portarle sull'obiettivo non dovranno essere più di 800 dei quali solo 700 effettivamente dispiegati e pronti all'impiego, cioè la metà rispetto al trattato scaduto nel dicembre scorso. Le armi strategiche consentite da questo nuovo accordo abbassano ulteriormente il limite di 2.000, da raggiungere per entrambi e Paesi entro la fine del 2012, previsto dalTrattato SORT firmato a Mosca il 24 maggio 2002 dai presidenti George W. Bush e Vladimir Putin.

Il nuovo trattato avrà una durata di dieci anni, sarà rinnovabile al massimo per altri 5 e non esclude l'avvio di trattative per giungere ad accordi riduttivi anche in altri settori quali le armi nucleari tattiche, a minor potenza ma presenti ancora in gran numero negli arsenali russi e statunitensi.

Gli Usa dispongono di circa 10.000 testate nucleari delle quali 3.700 strategiche e le rimanenti tattiche mentre la Russia dispone di poco meno di 4 mila armi strategiche (erano 4.297 nel 2007) e 10.000 tattiche. Non tutti gli ordigni sono effettivamente pronti all'impiego ma i costi di manutenzione, stockaggio e sicurezza di arsenali così imponenti sono molto elevati. La riduzione delle testate atomiche costituirà quindi un importante risparmio finanziario non solo sulle testate ma anche sui vettori.

Mosca attualmente schiera sulla carta 12 vecchi sottomarini lanciamissili balistici classe Delta di dubbia operatività e dotati di 364 testate che potrebbero venire almeno per metà radiati (i sei Delta III) anche se Mosca ha sempre sostenuto che la componente strategica marittima deve disporre di almeno 12 sottomarini.

Le forze nucleari strategiche basate a terra potranno eliminare quasi tutti i missili SS-18 (86 con 860 testate) mantenendo in servizio solo i 100 missili SS-19 (600 testate) e i più recenti 350 missili SS-27 a testata singola mentre la cinquantina di vecchi bombardieri Tu-95 e Tupolev 160 potrebbe andare in pensione e più in generale la Russia potrà investire quanto risparmiato sull'arsenale nucleare nell'ammodernamento del suo apparato militare convenzionale.

Anche Washington potrà ridurre le sue forze strategiche con significativi risparmi. Potrà essere convertita ad altri impieghi parte della flotta di 14 sottomarini nucleari lanciamissili balistici classe Ohio armati di missili Trident con un oltre un migliaio di testate mentre altre 4 unità di questa classe sono state modificate per lanciare missili da crociera. Verrà probabilmente ridotta la forza terrestre di 500 missili Minuteman III mentre i bombardieri assegnati a compiti nucleari potrebbero rimanere i 21 B-2 Spirit consentendo di radiare la sessantina di vecchi bombardieri B-52 o di adibirli a un residuale impiego solo per il lancio di missili da crociera.

Se sul piano militare e finanziario i vantaggi del nuovo trattato sono evidenti, non tutti gli aspetti politici sono stati chiariti. La presidenza russa sostiene che il nuovo accordo stabilisce "un legame vincolante tra armi strategiche offensive e armamenti difensivi" creando un collegamento tra l'accordo sulla riduzione delle testate nucleari ai programmi americani di difesa antimissile. La Russia si riserva infatti il diritto di denunciare il trattato se riterrà che i piani per la difesa missilistica americana sono stati predisposti in modo da minacciare la sua sicurezza. Un'interpretazione che viene considerata funzionale a ottenere la ratifica dell'accordo dai parlamentari della Duma. Washington infatti ha precisato che il nuovo Trattato non implica alcuna limitazione dei progetti di difesa contro i missili balistici degli Usa né una minaccia per Mosca.

Russia e Usa, questa volta congiuntamente, con questa intesa lanciano anche un monito contro la proliferazione atomica perseguita da alcune potenze regionali come Iran e Corea del Nord.. L'accordo per il nuovo Start è un "chiaro segnale verso la non proliferazione", ha sottolineato Obama che il 12 aprile aprirà a Washington un summit su questo tema che riunirà i leader di oltre 40 nazioni.

FOTO / La Bomba nelle immagini e nella storia

27 marzo 2010

 

 

 

 

L'8 aprile firma Usa-Russia sul trattato di disarmo

26 marzo 2010

Accordo sul disarmo nucleare sarà firmato l'8 aprile a Praga

"Dai nostri archivi"

Usa e Russia verso l'accordo sul disarmo nucleare

Usa-Russia, firmati otto accordi Roadmap per disarmo nucleare

Da Mosca al Vaticano: il viaggio di Mr Obama per il G-8

Usa-Russia: nuovo trattato per il disarmo a un passo dalla firma

Disarmo nucleare: oggi a Roma primo incontro tra Russia e Usa

 

Mancava una telefonata e la telefonata c'è stata. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Dmitri Medvedev hanno concordato oggi che la firma del nuovo trattato per la riduzione delle armi strategiche "Start 2" verrà apposta l'8 aprile a Praga.

La Casa Bianca ha riferito che i due leader hanno parlato per telefono e hanno dato il loro assenso finale al testo del trattato che verrà firmato. Il numero di testate nucleari che ognuna delle due parti potrà tenere dispiegate, secondo il nuovo trattato, sarà di 1.550, circa il 30 per cento in meno rispetto allo Start1. Le due parti, inoltre, potranno tenere pronti al fuoco 700 tra missili, bombardieri e sottomarini.

L'accordo raggiunto - ha sottolineato l'amministrazione americana - non stabilisce limiti sui programmi di difesa anti-missile. Il comunicato della Casa Bianca afferma anche che l'accordo prevede misure di verifica rigide, che permetteranno a ognuna delle parti di tenere sotto controllo il rispetto del trattato dell'altra parte. Il trattato, dopo la firma, dovrà passare, per la ratifica, al Senato Usa e alla Duma russa. Per il presidente russo Medvedev "l'accordo rispecchia l'equilibrio degli interessi di entrambi i paesi". Per il presidente Usa Obama si tratta "del più ampio accordo sulla riduzione di armamenti in due decenni".

26 marzo 2010

 

 

 

Mosca, la propaganda militarista maschera

la dura realtà economica

di Gianandrea Gaiani

20 marzo 2009

"Dai nostri archivi"

Medvedev: "Ossezia e Abkhazia sono due Stati indipendenti"

Russia, Medvedev da oggi è il presidente

Crisi in Georgia: botta e risposta tra la Nato e Mosca

Opec: crollo della domanda di greggio

Solo Silvio va da Gheddafi. Dopo Sarko anche Putin dà forfait

Nonostante le aperture dell'Amministrazione statunitense, pronta a discutere il innovo del Trattato Start per la riduzione delle armi nucleari e a rivedere lo schieramento delle basi dello scudo antimissile in Polonia e Repubblica Ceca, Mosca non rinuncia ai toni aspri nei confronti della Nato e il presidente, Dmitry Medvedev, riesuma la retorica militarista (cara all'era sovietica ma utilizzata spesso anche da Vladimir Putin) per annunciare imponenti piani di riarmo. Pochi giorni fa, rivolgendosi ai vertici militari, Medvedev ha parlato di un radicale ammodernamento delle Forze armate a partire dal 2011 reso necessario "potenziale rischio di conflitti" e dai "tentativi di allargamento della Nato che si spinge sempre più vicino ai confini russi", con un evidente riferimento a Georgia e Ucraina.

Medevedev ha precisato di voler garantire la priorità al potenziamento di Esercito e Marina e soprattutto di voler ammodernare le forze nucleari strategiche per le quali è previsto già in dicembre, dopo che sarà scaduto il trattato Start con gli Usa, lo schieramento di un nuovo reggimento di missili intercontinentali di ultima generazione RS-24.

Si tratta di un'arma sperimentata a partire dal 2007 e in grado di montare fino a 10 testate nucleari indipendenti. In realtà la traballante economia russa, duramente provata dalla crisi finanziaria e dal crollo dei prezzi di gas e petrolio si sta ripercuotendo pesantemente anche sui sogni di gloria militare di Mosca. Il bilancio della Difesa del 2009, pomposamente annunciato nell'estate scorsa come il secondo del mondo con ben 94 miliardi di dollari, ha subito un ridimensionamento dovuto sia ai tagli imposti dalla Duma sia alla forte svalutazione del rublo. I 2.400 miliardi di rubli promessi da Putin ai militari sarebbero pari oggi solo a 71,8 miliardi di dollari ma a febbraio, costretta a fare i conti con una riduzione del 40% delle entrate pubbliche, la Duma ha azzerato gli incrementi approvando invece il taglio del 15 per cento a un bilancio della Difesa previsto in 1.376 miliardi di rubli, pari a 41,1 miliardi di dollari al cambio odierno. Il vice presidente della Commissione difesa della Duma, Mikhail Babitch, certo meno ottimista di Medvedev, non ha escluso la possibilità che vengano apportato ulteriori che potrebbero intaccare anche i 111.4 miliardi di dollari previsti l'anno scorso da Putin per l'ammodernamento dei mezzi nel prossimo triennio.

Le cure urgenti di cui ha bisogno l'apparato militare di Mosca sono tante e di tale ampiezza che richiederebbero risorse immense e tempi piuttosto lunghi anche tenendo conto delle difficoltà finanziarie e dell'obsolescenza dell'apparato industriale militare. Nonostante siano riprese le crociere dei vecchi bombardieri strategici sul Pacifico e sull'Atlantico, le forze aeree sono allo stremo a causa di mezzi vecchi e spesso carenti in manutenzione e pezzi di ricambio: costrette ad addestrare i piloti su jet L-39 risalenti agli anni '70 che spesso si schiantano al suolo (l'ultimo è caduto il 17 marzo) e a utilizzare per la difesa aerea 260 Mig 29 un terzo dei quali sono appena stati radiati perché risultati irrimediabilmente usurati.

Mentre i comandi militari studiano la possibilità di riaprire basi aero-navali permanenti in Siria, a Cuba e in Venezuela, la gran parte delle navi non ha neppure il carburante per uscire in mare né il denaro per la manutenzione degli apparati e delle armi, specie sulle unità di maggiori dimensioni come cacciatorpediniere e sottomarini come ha rivelato in febbraio un rapporto dell'autorevole International Institute for Strategic Studies (IISS) di Londra.

Dopo le difficoltà palesate nel "facile" e limitato conflitto in Georgia dell'estate scorsa, l'esercito ha ammesso che solo il 10% cento degli equipaggiamenti è moderno ed efficiente mentre le condizioni di vita del personale militare continuano ad essere disastrose con paghe basse e alloggi fatiscenti e insufficienti. Un contesto nel quale i proclami di Medvedev rischiano di avere un valore puramente propagandistico, utile forse per il consenso interno ma che non modificano certo la percezione che sul piano militare la Russia sia sempre di più una "tigre di carta".

20 marzo 2009

 

 

 

 

Marker pubblica online

i voli privati dei paperoni russi

dal nostro inviato Antonella Scott

26 marzo 2010

Marker pubblica online i voli privati dei paperoni russi (nella foto: Oleg Deripaska)

"Dai nostri archivi"

I russi più ricchi secondo Forbes

Classifica Forbes, Warren Buffett l'uomo più ricco del pianeta

Mosca, la Fiera dei milionari che non sentono la crisi

L'assalto dell'oligarca russo alla Sulzer: Mosca minaccia la Svizzera

Petrolio e business a Mosca: la Russneft diventa un "affaire" come la Yukos

MOSCA. Spostamenti in tempo reale dei ricconi russi, parte seconda: dove volano gli oligarchi. Dopo aver monitorato le rotte degli yacht, la rivista economica russa Marker pubblica online i tracciati dei jet privati dei più grandi imprenditori, assicurando che li seguirà ogni giorno. Potranno più nascondersi?

Rustam Tariko, fermato recentemente all'aeroporto di Mosca, in arrivo da Londra con la compagna e una borsa piena di diamanti? Di lui, re della vodka, si è anche detto che fosse interessato ad acquistare la villa di George Clooney a Laglio. Basterebbe dare un'occhiata al suo business jet - un Boeing 737-7BC/W - per verificare se è mai apparso nelle vicinanze di Como. In Italia invece è atterrato Viktor Vekselberg, l'8 marzo, con il suo Bombardier BD-700 Global Express: interessante, perché a lui Dmitrij Medvedev ha appena affidato il compito di guidare la futura Silicon Valley russa, presso Mosca. Chissà che faceva, a Milano. E quando è stata l'ultima volta che il Gulfstream GV-SP di Oleg Deripaska è stato a Hong Kong, dove Rusal - primo produttore mondiale di alluminio - ha da poco, e con fatica, debuttato in Borsa?

A noi italiani in attesa di conoscere il futuro delle acciaierie Lucchini, ormai interamente in mano ai russi di Severstal, interesserebbero gli spostamenti di Aleksej Mordashov…ma il suo jet non è contemplato sulla mappa, almeno per ora. Forse per Roman Abramovich la speranza di avere ancora un po' di privacy è assicurata: gli spostamenti del suo Boeing 767-300, tra America ed Europa, sono così frequenti che quando si clicca sull'aeroplanino, questo comincia a impazzire sulla cartina di qua è di là, le tappe si sovrappongono e non si capisce più niente. I segreti del padrone del Chelsea sono - più o meno - al sicuro.

26 marzo 2010

 

 

 

Dal sito internet de

il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.ilsole24ore.com

2010-03-28

Strategic Arms Reduction trattato (START I)

http://www.fas.org/nuke/control/start1/index.html

Disposizioni

Riduzioni livelli uguali di aggregazione in armi strategiche offensive, svolta in tre fasi nell'arco di sette anni dalla data di entrata in vigore del trattato. Specifico, i livelli di pari provvisorio concordato per le categorie di armi strategiche offensive per la fine di ogni fase. limiti Centrale includono: 1.600 nucleari strategiche di consegna veicoli (SNDVs), 6.000 testate responsabili; 4.900 testate di missili balistici; 1.540 testate su 154 pesanti missili balistici intercontinentali (ICBM) per la parte sovietica. Bielorussia, Kazakistan e Ucraina impegnata nel protocollo di Lisbona ei suoi documenti associati ad aderire alla non proliferazione nucleare (TNP) come Stati non dotati di armi nucleari nel più breve tempo possibile, e di eliminare tutte le armi nucleari e di tutte le armi strategiche offensive da loro territori nel processo di raggiungimento dei loro riduzioni di START. Oltre alla eliminazione dei missili, i loro lanciatori e bombardieri, START stabilisce divieti di luoghi, formazione, prove e della modernizzazione. Quando riduzioni sono completati nel 2001, Bielorussia, Kazakistan e Ucraina non avrà le forze nucleari strategiche e gli arsenali strategici degli Stati Uniti e Unione Sovietica sono stati ridotti del 30-40 per cento.

Stato

Dopo quasi 10 anni di difficili negoziati, gli Stati Uniti e Unione Sovietica hanno firmato il trattato di riduzione delle armi strategiche (START) il 31 luglio 1991. Cinque mesi dopo, l'Unione Sovietica dissolta e quattro stati indipendenti con armi nucleari strategiche sul loro territorio, è entrato in esistenza - Bielorussia, Kazakistan, Russia e Ucraina. In previsione dell'entrata in vigore entro pochi mesi di firma del trattato, tecnici mostre caratteristica di missili balistici strategici e mostre distinguibilità dei bombardieri pesanti ha avuto inizio nel settembre 1991 e si sono conclusi nel marzo 1992. Entrambe le parti hanno anche iniziato l'eliminazione dei missili balistici intercontinentali (ICBM) e lanciatori, sommergibili, missili balistici (SLBM) e lanciatori, e bombardieri pesanti in anticipo di entrata anticipata START data di forza. Attraverso il protocollo di Lisbona, al I START trattato firmato il 23 maggio 1992, Bielorussia, Kazakistan, Russia e Ucraina è diventata parti del trattato START I successori legali per l'Unione Sovietica. La disgregazione dell'Unione Sovietica ritardato l'ingresso di START in vigore da quasi tre anni e anni e mezzo fino a quando la Bielorussia, Kazakistan e Ucraina, che aveva ereditato armi nucleari strategiche dall'Unione Sovietica, ha ratificato START e si è iscritto al nucleare trattato di non proliferazione come non Stati nucleari. Il 05 dicembre 1994 le parti scambiate gli strumenti di ratifica al Vertice di Budapest. START I progetti avranno una durata di 15 anni e può essere prorogata per periodi successivi di cinque anni di comune accordo tra le parti. Tutte le testate nucleari sono state eliminate dalla Bielorussia, Kazakistan e Ucraina. Bielorussia e Kazakistan hanno anche eliminato tutte le loro armi strategiche offensive, mentre l'Ucraina continua a eliminare i suoi responsabili di armi strategiche offensive. Il 5 dicembre 2001, gli Stati Uniti e Federazione Russa con successo raggiunto i livelli I START di 6.000 testate impiegate. Kazakistan, Bielorussia e Ucraina, hanno completamente eliminati o rimossi dal loro territorio degli arsenali nucleari avanzati dall'Unione Sovietica ..

Verifica

START prevede un sistema intrusivo verifica consistente in uno scambio di dati dettagliati, le notifiche estensivo, 12 tipi di ispezioni sul posto, e le attività di monitoraggio continuo che consente di verificare che i firmatari stiano rispettando i loro obblighi del trattato. controlli di base di confermare l'esattezza dei numeri e dei tipi di punti sono stati condotti a 72 Sovietica e 35 impianti di Stati Uniti da marzo a giugno 1995. Nel gennaio 1995, gli Stati Uniti ha iniziato le attività di monitoraggio continuo portale presso gli impianti di assemblaggio di missili. START contiene disposizioni che consentono fino a 30 ispettori di svolgere il monitoraggio continuo portale a uno statunitense e due siti dell'ex Unione Sovietica. Di conseguenza, un portale americano START è stato designato in un impianto Thiokol Corporation nel Promontorio, Utah (stabilimento di assemblaggio di un missile Peacekeeper ex finale). Nella ex Unione Sovietica, gli Stati Uniti è stato consentito per effettuare il monitoraggio portale in uno stabilimento a Votkinsk, Russia (un SS-25 ICBM sito di assemblaggio) e un impianto in Pavlohrad, Ucraina (An-24 SS sito di assemblaggio ICBM). Dal momento che l'ingresso di START in vigore nel dicembre 1994, la Russia non ha esercitato il suo diritto trattato per condurre il monitoraggio continuo portale presso l'impianto Thiokol in Promontorio. Assemblaggio di componenti di missili a Peacekeeper Promontorio terminata ben prima di iniziare entrata in vigore. Gli Stati Uniti hanno esercitato i suoi diritti a Votkinsk e Pavlohrad. Tuttavia, di comune accordo con la Repubblica di Ucraina, gli Stati Uniti cessato perimetro e il monitoraggio portale alla macchina Pavlohrad Impianto su 31 Maggio 1995.

Cronologia

Un elenco cronologico degli eventi più importanti e developoments.

Testi

documenti primari, compreso il testo del trattato e relativi protocolli, dichiarazioni e altri materiali connessi.

Notizie

archivio cronologico delle notizie, analisi e commenti di altri materiali connessi.

START Glossario

Siti web correlati

 

 

 

L'offensiva strategica trattato Riduzioni (SORT) A colpo d'occhio

Ultime Risorse ACA

http://www.armscontrol.org/factsheets/sort-glance

Russia

* US Nuclear Arms Control accordi russo-at a Glance

(26 marzo 2010)

* Kimball Op-DE al Moscow Times: Il homestretch per START

(17 Mar 2010)

Strategic Offensive trattato Riduzioni (SORT)

* Un nuovo inizio? Intervista con l'ambasciatore russo Sergey Kislyak

(Dicembre 2008)

* Amministrazione Bush Imposta armi russe Talks

(Novembre 2008)

Contatti Stampa: Daryl Kimball, direttore esecutivo a (202) 463-8270 x107 e Tom Collina, Research Director di (202) 463-8270 x104

La Strategic Offensive maggio 2002 Riduzioni trattato (SORT), noto anche come Trattato di Mosca, impegna gli Stati Uniti e Russia a ridurre le loro forze nucleari strategiche schierato a 1,700-2,200 testate a testa. Questo limite ha effetto testata e scade lo stesso giorno, 31 dicembre 2012. Dopo tale data, entrambe le parti sono libere di diminuire o aumentare le dimensioni delle loro forze dispiegate strategica.

Background: il presidente George W. Bush è entrato alla Casa Bianca nel 2001 promettendo di ridurre le armi nucleari degli USA a "il numero più basso possibile compatibile con la nostra sicurezza nazionale." [1] Allo stesso modo, il presidente russo Vladimir Putin ha sostenuto abbassamento schierato Stati Uniti e le forze strategiche russe a meno di 1.500 testate. A quel tempo, arsenali americani e russi di ogni contenuto a chiudere del 1991 START I limite di 6.000 "responsabile" testate a testa, [2], ma il Cremlino forze erano PIL scenderà più rapidamente e profondamente a causa di limitazioni finanziarie e tecniche.

I due presidenti differivano su come proseguire le forze più piccole. Bush ha sostenuto riduzioni unilaterali così gli Stati Uniti potrebbero facilmente modificare la dimensione e la composizione del suo arsenale nel tempo. Ma Putin ha favorito la riduzione codificare in un trattato per aiutare a preservare la parità e la prevedibilità alcuni tra gli Stati Uniti e la Russia. Di fronte a pressioni persistenti sia dal Cremlino e top legislatori degli Stati Uniti, l'amministrazione Bush ha accettato di negoziare un accordo giuridicamente vincolante.

Ciò nonostante, il prodotto finale conforme alle posizioni strettamente predisposto dell'amministrazione Bush di ridurre al minimo i vincoli e mantenere la flessibilità. Nel marzo 2003 il Senato ha approvato il trattato di 95-0, ed è entrato in vigore 1 giugno 2003. SORT contiene solo cinque articoli e totali meno di 500 parole.

Riduzioni: A differenza di precedenti accordi di controllo degli armamenti strategici tra Mosca e Washington, SORT non specifica quali testate siano ridotti o come la riduzione dovrebbe essere fatto.

Il trattato prevede che le due parti limitare le loro forze strategiche in conformità delle precedenti dichiarazioni fatte dai Presidenti Bush e Putin. [3] Queste affermazioni vaghe consentire a ciascun lato di interpretare e attuare le riduzioni come meglio crede. Gli Stati Uniti hanno dichiarato il trattato che limita il numero di testate sul suo "piano operativo distribuito" missili balistici intercontinentali (ICBM) e sottomarini missili balistici (SLBM), nonché le testate caricati su bombardieri pesanti o di stanza nelle basi bombardiere pesante. Alcune testate di riserva strategica conservati presso le basi bombardiere pesante, tuttavia, non sono imputati sul limite trattato. Mosca non ha dichiarato pubblicamente quello che ritiene testate limitati dal Trattato. A maggio 2005 Dipartimento di rapporto Stato ha osservato che "la Russia potrebbe utilizzare la definizione degli Stati Uniti ... o qualche altro metodo di conteggio a quantificare le riduzioni." [4]

Non vi è alcun limite al numero di testate nucleari strategiche negli Stati Uniti e la Russia può tenere in deposito o riserva. [5] Il 9 luglio 2002, l'allora segretario di Stato Colin Powell ha testimoniato alla Commissione Esteri del Senato, "Il trattato consente di avere come testate che vuoi. "

No testate o veicolo di consegna devono essere distrutti sotto il secondo. Passato trattati strategici enunciati precisi obblighi di distruzione e processi per eliminare i veicoli di consegna per garantire che "ridotto" testate non poteva essere rapidamente riassegnati. N. previo accordi mandato effettiva distruzione testata, ma poi-presidenti Bill Clinton e Boris Yeltsin concordato nel marzo 1997, di esplorare la distruzione testata come parte del prossimo trattato i due paesi 'riduzioni.

SORT non ha i livelli di riduzione intermedia o sottolimiti. Gli Stati Uniti, tuttavia, ha più volte dichiarato che intende ridurre il suo testate strategiche a 3500-4000 entro il 2007. La Russia non ha evidenziato alcun obiettivi intermedi.

Il trattato, inoltre, non regolare o limitare schierato come testate vengono messe in campo. "Ciascuna delle parti determinare autonomamente la composizione e la struttura delle sue armi strategiche offensive, il" Trattato dichiara. In effetti, questo significa che gli Stati Uniti e la Russia può continuare la distribuzione di testate multiple su un singolo missile intercontinentale, una configurazione vietato dal 1993 l'accordo START II. Tuttavia, non è mai START II è entrato in vigore e la Russia ripudiato l'accordo sul 14 giugno 2002, il giorno dopo che gli Stati Uniti si ritirarono dalla Anti-Ballistic Missile trattato di messa al bando 1972 a livello nazionale difese strategiche missili balistici.

Verifica: SORT non contiene disposizioni per la valutazione di conformità. L'amministrazione Bush ha sostenuto nei confronti di tali disposizioni, citando il miglioramento delle relazioni USA-Russia. Invece, le due parti hanno detto che invocare il regime di verifica START 1991 per verificarne l'attuazione. Tuttavia, START I scada 5 dicembre 2009, tre anni prima del limite ORDINA ha effetto. I due governi hanno deciso nella primavera del 2006, di lanciare un gruppo di lavoro per affrontare la scadenza START [6].

Il trattato stabilì la Commissione Bilaterale di attuazione (BIC) come un forum riservato per discutere questioni di attuazione SORT. Il BIC si riunisce due volte all'anno.

In collaborazione con SORT, gli Stati Uniti e la Russia ha anche creato il Gruppo consultivo per la sicurezza strategica per esplorare ulteriori questioni strategiche di armi. In questo quadro, le due parti formano tre gruppi di lavoro, tra cui uno sulla "trasparenza offensiva." [7] Questo gruppo si è riunito solo quattro volte, l'ultima volta nel gennaio 2005, prima che esso è stato sciolto.

Ritiro: Ciascuna delle parti può recedere dal contratto dopo aver concesso preavviso di tre mesi 'della sua intenzione di farlo. Atipiche di trattati sul controllo degli armamenti più, il partito di revoca non deve giustificare la sua azione.

Note di chiusura

1. Presidente Bush ha fatto questa osservazione in un 23 maggio 2000 conferenza stampa al National Press Club di Washington, DC.

2. Il responsabile termine riflette il fatto che la figura testata non è preciso. Invece, START I regole di conteggio degli attributi di un certo numero di testate per ogni tipo di veicolo, schierato nonostante la sua capacità di consegna esatta. Ad esempio, bombardieri pesanti che non sono attrezzati per il trasporto a lungo raggio missili da crociera lanciati da aerei nucleari sono considerate come aventi soltanto un testata, indipendentemente dal numero di bombe o di missili a corto raggio che in realtà portare.

3. Le dichiarazioni citate dal trattato sono:

* Il Presidente Bush il 13 novembre 2001: "Gli Stati Uniti ridurranno il nostro punto di vista operativo distribuito testate nucleari strategiche ad un livello tra i 1700 e 2.200 nel prossimo decennio, un livello del tutto coerente con la sicurezza americana".

* Presidente Putin il 13 novembre 2001: "La Russia è dichiarando la propria disponibilità a procedere a riduzioni significative delle armi strategiche offensive. Ecco perché oggi proponiamo un programma radicale di ulteriori riduzioni di [] armi strategiche offensive, almeno di un fattore tre, al livello minimo necessario per mantenere l'equilibrio strategico nel mondo ".

* Presidente Putin il 13 dicembre 2001: "Un compito particolarmente importante in queste condizioni è quello di formalizzare giuridicamente gli accordi che sono stati raggiunti sul proseguimento della drastica, irreversibile, e riduzioni verificabili in armi strategiche offensive, che a nostro avviso dovrebbe essere a livello di 1,500-2,200 testate nucleari per ogni lato. "

4. Dipartimento di Stato, Relazione annuale sull'attuazione del Trattato di Mosca, 2005, "20 maggio 2005.

5. Washington ha annunciato nel giugno 2004 che prevede di dimezzare la quasi totale degli arsenali nucleari statunitensi (schierato e non distribuita) di circa 10.000 testate entro il 2012.

6. La delegazione statunitense e il gruppo di lavoro è presieduto dal Sottosegretario di Stato per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale Robert Joseph, mentre la parte russa è guidata dal vice ministro degli Esteri Sergei Kislyak.

7. Gli altri due gruppi di lavoro sono stati dedicati alla difesa antimissile e tattiche (di battaglia) di armi nucleari.

 

 

Armi di distruzione di massa (WMD)

667BDRM Dolphin Delta IV

http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/667BDRM.htm

Il sommergibile 667BDRM Delta IV, che è stato costruito in parallelo alla classe Typhoon, è una ulteriore modifica della precedente Delta. In confronto con il sottomarino Delta III il diametro dello scafo a pressione è stata aumentata e l'arco è stato allungato. In seguito lo spostamento del sottomarino è stata aumentata di 1.200 tonnellate ed era lungo 12 metri. Per aumentare l'affidabilità dello scafo a pressione, la punta e le paratie intercalate-off sono realizzati in acciaio appositamente elaborati.

I sommergibili Delta IV impiega il sistema di lancio D-9RM e porta 16 missili R-29RM a propellente liquido che trasportano quattro multiple indipendentemente rientro targeting modifiche vehicles.Unlike precedente, il sottomarino Delta IV è in grado di lanciare missili in qualsiasi direzione di un corso costante in un settore circolare. Il lancio subacqueo di missili balistici può essere effettuata ad una profondità di 55 metri, mentre ad una velocità di crociera di 6-7 nodi. Tutti i missili possono essere licenziati in una salva unico.

I sommergibili Dolphin 667BDRM sono dotate TRV-671 RTM missili siluro sistema che dispone di quattro tubi lanciasiluri con un calibro di 533 mm. A differenza del Delta III, è in grado di utilizzare tutti i tipi di siluri, siluri antisommergibile-missili e dispositivi antihydroacoustic. Il sistema di gestione di battaglia "Omnibus-camere da letto" controlla tutte le attività di combattimento, elaborazione dati e di comando dei siluri e missili siluro armi. Il sistema "Shlyuz navigazione prevede la migliore accuratezza dei missili ed è capace di navigazione stellare a profondità periscopio. Il sistema di navigazione impiega anche due boe galleggianti antenna di ricezione-messaggi, i dati meta-obiettivo e segnali di navigazione satellitare a grande profondità. Il sommergibile è dotato anche con il "Skat-VDRM" sistema idroacustici.

Durante lo sviluppo delle misure di SSBN 667BDRM sono state incluse diverse per ridurre il livello di rumore. Gli ingranaggi e le attrezzature si trovano su una base comune isolato dallo scafo di pressione e potere i comparti sono anche isolate. L'efficienza dei rivestimenti antihydroacoustic dello scafo luce esterna e scafi pressione interna sono state aumentate. Di nuova concezione eliche a cinque pale con caratteristiche idroacustici sono impiegati.

Lo sviluppo del sottomarino Delta IV è iniziata il 10 settembre 1975 dalla commissione centrale Rubin Design Bureau di Marine Engineering. Il primo sottomarino Dolphin è stato lanciato nel gennaio del 1985 e nel dicembre 1985 il primo sottomarino Dolphin è stato introdotto in flotta del Nord. Tra il 1985 e il 1990 sette delfini SSBN sono stati costruiti con la produzione Sevmashpredpriyatiye associazione nel Severodvinsk.

Inizialmente tutti i sottomarini Delta IV sono basate con la Flotta del Nord a Olenya. Tutti i sottomarini di questa classe servire nella flottiglia 3 di sottomarini strategici della flotta del Nord, che si è trasferito a Yagyelnaya. Tutte le unità di questa classe restano nella Flotta del Nord.

Le fonti sono in buon accordo sul numero e la denominazione delle unità di questa classe.

Il 07 luglio 1998, la marina russa ha lanciato un R-29RM Shtil 'razzo che trasportava un satellite TUBSAT-N dal sottomarino K-407 Novomoskovsk.

SSBN Verkhoturye è un progetto a 667 camere da letto, commissionato nel dicembre 1984. La barca svolte sette missioni di pattuglia da combattimento, e completata di sei anni, riparazioni a livello degli Stati Zvezdochka Machine-Building Enterprise nel 2000. Dal giugno 2001 il comandante era il colonnello Mikhail Bannykh, che aveva già guidato il sommergibile Carelia.

Kareliya SSBN [Carelia] è un progetto a 667 camere da letto, costruito a Nord Machinebuilding Enterprise, Severodvinsk, settembre 1986. Nell'estate 1996, la barca a sinistra per una lunga crociera sotto il ghiaccio in superficie e al Polo Nord il 14 giugno 1996. Il precedente era comandante Capitano 1a Rank Mikhail Bannykh. Nell'aprile 2000 il presidente eletto, Vladimir Putin ha preso parte della flotta del Nord esercizio Mare di Barents. Ha messo in mare 05 April 2000 a bordo della flotta del Nord Karelia SSBN, eventualmente passare la notte a 50 metri sotto e osservando i giochi di guerra 06 aprile. Putin ha guardato il sommerso Borisoglebsk SSBN 667 BDR [Delta III classe] lanciare la sua RSM-50 missili balistici; intanto la Carelia si trovava in superficie. Putin ha subito una cerimonia di iniziazione-marinaio a bordo della Carelia, bevendo acqua di mare e di percepire il suo certificato di onorario-sommergibilista. Nell'ottobre 2003, la Carelia ha lanciato con successo un missile balistico dal Mar Bianco, colpire un bersaglio al poligono di Kura nella penisola di Kamchatka.

La durata di vita operativa di questi sottomarini è stimato a 20-30 anni, anche se al fine di operare una nave per questo periodo è necessario che una profonda revisione da effettuare ogni 7-8 anni. In caso contrario, si riduce la vita di un sottomarino di servizio a 10-15 anni. La riparazione di quattro anni di lavori sul primo Delta-IV (sottomarino K-51) sono stati completati nel novembre 1999 nel cantiere di Severodvinsk in Zvezdochka. Il sottomarino doveva operare dalla sua base di origine in Gadzhievo nella penisola di Kola per 5-7 anni.

Dal giugno 2000 la marina russa ha affermato che essa opera 26 sommergibili nucleari strategiche che trasportano 2.272 testate nucleari su 440 missili balistici. Questa forza è stato detto di compone di 5 sottomarini classe Typhoon, 7 sottomarini classe Delta-IV, e 13 di classe III, Delta-sottomarini [che aggiunge solo fino a 25, non 26 sommergibili]. Non tutti questi sottomarini furono seaworthy. La Marina russa riferito creduto che 12 sottomarini strategici nucleari con missili balistici rappresentano la struttura minima forza necessaria. Secondo i media relazioni classificato un decreto presidenziale del 04 marzo 2000 ha stabilito questo obiettivo vigenti per il periodo fino al 2010.

 

Tu-160 Blackjack (Tupolev)

http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/tu-160.htm

"Bombardieri strategici russi, Tu-160S, sono atterrati in Venezuela. Sì, sì. Quindi, in questo modo fa male Yankees", secondo il presidente Hugo Chavez. Un aperto critico degli Stati Uniti, ecco come Chavez del Venezuela vede più recente collaborazione con la Russia. Presidente del Venezuela Chavez in persona si accostò al Libertador Air Base per salutare gli equipaggi russi. Le esercitazioni, le manovre prima grande nel cortile davanti Stati Uniti dopo la Guerra Fredda, sono una dimostrazione di forza da parte della Russia. Gli aerei arrivarono il 10 settembre giorni dopo la Russia e il Venezuela hanno annunciato che si sarebbe attenuta, esercitazioni navali congiunte nel Mar dei Caraibi alla fine di quest'anno.

La decisione sul volo è stato fatto dal presidente russo Dmitry Medvedev in risposta ad un invito da parte del governo venezuelano. I bombardieri effettuerà pattugliamenti sulle acque neutrali nell'Oceano Pacifico e nei Caraibi. La Russia ha detto il presidente venezuelano Hugo Chavez potrebbe viaggiare su uno dei piani a determinate condizioni. Secondo Chavez, l'arrivo degli aerei non è legato ai recenti avvenimenti in Ossezia del Sud in alcun modo. Il 7 agosto 2007 la Russia ha ripreso i voli dell'aviazione strategica, e alcuni considerano questo come un ritorno al "impero sovietico", ma diventa semplicemente il mondo multipolare, ha detto Chavez. I-160 bombardieri strategici Tu atterrato all'aeroporto di Libertador venezuelano il 10 settembre. Il loro ritorno è prevista per il 15 settembre. Maj-Gen. Pavel Androsov, comandante dell'aviazione strategica dell'Aeronautica Militare, ha detto che gli aerei di ritorno '"potrebbe avere luogo entro il 15 settembre. Tutto dipende ospitalità del Venezuela".

Cuba ha infrastrutture sufficienti per accogliere i bombardieri strategici, comandante della aviazione a lungo raggio di Air Forces Russia il maggiore generale Pavel Androsov ha detto in una conferenza stampa il 11 settembre 2008. Egli ha osservato che le forze aeree russe non erano ancora intenzione di atterrare su Cuba, anche se aveva studiato la sua capacità. Quando è stato chiesto se avevano intenzione di volare verso altri paesi ad eccezione del Venezuela, Androsov rispose che non vedeva ragioni per cui non dovrebbero. "Le forze aeree degli Stati Uniti hanno già visitato molti paesi. Non siamo alla ricerca di nemici, piuttosto, siamo alla ricerca di amici e amicizia dovrebbe essere attivo," ha dichiarato.

Primo volo nel 1982, il Tupolev Tu-160 'Blackjack' è una contropartita per l'American B-1B. Entrambi condividono una configurazione simile, ma l'attentatore di progettazione sovietica è di circa il 30 per cento più grandi e notevolmente più veloce. Il suo raggio di combattimento iniziale di 7300 km è stimato su un profilo di missione di crociera subsonica alta quota, transonico penetrazione a bassa quota. Il Blackjack è un convenzionale o nucleare bombardamento caduta libera capacità, ma è più spesso stata associata con l'AS-15 'missile Kent' di crociera. Il Blackjack è un aereo estremamente costoso, così con l'attuale crisi economica che interessano l'ex Unione Sovietica, insieme al rilassamento della tensione internazionale, è improbabile che oltre i 25 attentatori attualmente in servizio sarà completato.

Progettazione

Il Tu-160 è un multi-missione bombardiere strategico progettato per le operazioni che vanno dalla velocità subsoniche e bassa quota a velocità superiori a Mach 1 in alta quota. Le due armi differenti campate in grado di ospitare carichi mission-specifiche, tra cui missili da crociera strategici, missili guidati a corto raggio, bombe nucleari e convenzionali, e miniere. Il suo armamento di base di missili a breve raggio e missili da crociera strategica le consente di fornire agli obiettivi di attacchi nucleari con preassegnati coordinate. In futuro, dopo che l'aeromobile è equipaggiato con alta precisione le armi convenzionali che possono essere utilizzati anche contro bersagli mobili o tattico.

Il Tu-160 è caratterizzato da bassa montato, a freccia, e affusolato, le ali a geometria variabile con ampie sezione fissa-center. Le ali a geometria variabile (da 20 gradi fino a 65 gradi) permette sia di volo a velocità supersoniche e subsoniche. Quattro NK-32 TRDDF [bypass motori turbojet con postbruciatori] di 25.000 chilogrammi-forza potenza del T-160. I quattro turbofan, sviluppato da OKB Kuznetsov nel 1977, sono montati a coppie sotto la sezione a tempo centrale con prese d'quadrati e si estende scarichi bordi d'uscita dietro le quinte '. La struttura snella fusoliera, è caratterizzato da un lungo, a punta, sezione naso leggermente all'insù e un baldacchino a gradini. appartamenti di coda sono a freccia, affusolato, e la metà del montato sulla pinna. La pinna caudale è di back-conico con punta quadrata e una carenatura in all'avanguardia. Il cono di coda si trova oltre la sezione di coda. Durante la progettazione del velivolo, particolare attenzione è stata dedicata alla riduzione della sua firma. Le misure sono state applicate per ridurre la firma dei motori di rilevatori radar a raggi infrarossi e. Le prove di queste misure di sopravvivenza sono stati analizzati su un aereo TU-95 nel 1980.

Come la più potente aereo da combattimento delle Forze Aeree sovietica, il T-160 vola a 2.000 km / ora e può superare i 2.000 marchio con un carico missione specifica. Le altezze di T-160 può salire 60-70 metri al secondo e raggio d'azione fino 15.000 metri. L'attentatore può essere rifornito in volo da IL-78 e aerei cisterna ZMS-2. Il sistema di rifornimento in volo è costituito da una sonda e drogue sistema di rifornimento aereo.

Il TU-160 può trasportare fino a 12 Kh-55 e missili a lungo raggio Kh-15, missili a corto raggio. Le baie armi possono accomodare i carichi diversi: trasporta bombe varie: dal canone caduta nucleare e regolare fino a 1500 kg bombe. L'attentatore non è dotato di armamento di artiglieria.

Il Tu-160 è dotato di una combinazione di navigazione e di armi al fine di sistema, RID;] [radar per la rilevazione di bersagli a terra e di mare a grandi distanze, un bombsight ottico-elettronico, un sistema automatico terrain-following, e attiva e passiva sistemi di guerra elettronica-radio, così come una sonda-and-drogue sistema di rifornimento aereo. Esso è dotato di seggiolini eiettabili K-36DM. Gli strumenti sono la cabina di pilotaggio varietà tradizionale elettromeccanico. L'aeromobile è controllata con l'ausilio di una colonna di controllo centrale. Le farfalle di controllo del motore si trovano tra i sedili dei piloti '. Vi è una zona relax, un bagno e un armadio per il riscaldamento degli alimenti.

Gli studi sono stati condotti anche di utilizzare l'aereo come piattaforma di lancio per il "veicolo spaziale Burlak di lancio, che è progettato per trasportare carichi con una massa di 300 a 500 kg in orbita polare ad un'altitudine di 500-700 km. Secondo tale concetto, il veicolo di lancio, che ha un motore a combustibile solido e di un ala a delta, sarebbe stato sospeso sotto fusoliera del velivolo.

Storia

A metà del 1950 le indagini sono state avviate nei layout, definizione del progetto e le dimensioni del bombardiere strategico supersonico missile-vettore.

Il Tu-160 è stato il risultato di un concorso bombardiere multi-missione, che contiene una proposta per un Tupolev progettazione di aeromobili che utilizzano elementi del Tu-144, le Myasishchev M-18, e la Sukhoi un design basato sul velivolo T-4 .

Nel 1975 uno sviluppo su larga scala di strategico supersonico TU-160 A / C è stato avviato. Sulla base di proposte e raccomandazioni TsAGI multi-mode aeromobili configurazione aerodinamica è stata sviluppata, che era sostanzialmente una combinazione di funzionalità del TU-95 A / C, con rapporto d'aspetto grande spazzato ala, con ala a geometria variabile esterna che è stato provato su TU-22M lungo bombardiere-range combinato con la sezione centrale integrata del velivolo che è stato sviluppato su TU-144 SST.

Il progetto di Myasishchev è stato considerato il più riuscito, anche se l'organizzazione Tupolev è stato considerato il maggior potenziale per il completamento di questo progetto complesso. Tupolev è stato assegnato a sviluppare un aereo utilizzando gli elementi del design M-18 bombardiere Myasishchev.

Valentino N. Blizniuk è stato nominato Chief Designer, e Lev Bazenkov come suo assistente gestione generale del TU-a / edificio C 160 è stato eseguito da Alexey Tupolev, che ha sostituito Andrej Tupolev come Progettista generale di alto rapporto di carico è stato il più critico in cui la costruzione del aeromobili. Il problema è stato risolto grazie alla struttura effettiva del velivolo, ampio uso di miglioramento materiali strutturali, di grandi dimensioni semilavorati prodotti e processi tecnologici avanzati.

Programma dei lavori per l'aeromobile è stato coordinato direttamente da Peter Dementiev-ministro della industria aeronautica dell'URSS. In sostanza quando si costruisce TU-160 è stata fatta una rivoluzione nel campo della metallurgia, l'industria delle macchine utensili e nella tecnologia del settore della meccanica. Allo stesso tempo alto-efficiente multi-mode motori NK-32 sono stati sviluppati in Kuznetsov Design Bureau. E 'stato condotto in conformità con i requisiti Air Force per un nuovo aereo supersonico strategica.

contributo prezioso al TU-160 a / c creazione è stata fatta da specialisti della nostra Design Bureau: V. Sulimenkov, G. Cheriomukhin, D. Gapeev, Y. Livshhhits, N. Kozlov, V. Razumikhin, V. Vishnevskiy, R. Yengulatov, A. Yakushev, V. Korneev, E. Moiseev, A. Babochkin, V. Vout, A. Smirnov, V. Vorkin, J. Gorbanenko e molti altri designer e operai. Supporto di lungo raggio dell'aviazione da V. Reshetnikov che hanno promosso idee molto avanzate e approcci tecnologici. gestione TsAGI e specialisti sostenuto in modo permanente lo sviluppo di aeromobili.

Nel 1981 OKB Tupolev costruito due prototipi del bombardiere e un mock-up che è stato utilizzato per i test statici. Il primo volo di prova del "70" di aeromobili ha avuto luogo il 18/19 dicembre 1981 da equipaggi di condurre test-pilota Boris Veremey. Durante le prove di volo, uno dei due aerei originale è andato perduto. Poco dopo ha iniziato le prove, ha iniziato la produzione in serie. Nel 1984, lo stabilimento di Kazan ha iniziato a produrre il bombardiere che ha ricevuto la designazione TU-160.

I piani iniziali previste per la costruzione di 100 velivoli, ma quando la loro produzione è stata interrotta nel 1992, solo 36 attentatori erano stati costruiti. Da 33 aerei che sono stati fabbricati in serie e la produzione sperimentale solo 20 sono rimasti in Russia, inoltre, di tre aeromobili di fabbricazione seriale di più non è ancora completata.

operazioni di prova nelle Forze Air aveva iniziato nel 1987 con la produzione in serie condotti in Kazan Aviation Association. I test di volo ha confermato le caratteristiche richieste e nel 1987 il velivolo cominciò ad entrare per il funzionamento. L'aeromobile è stato testato in volo limitato programma congiunto che ha coinvolto B. Veremey, S. Agapov, V. Pavlov, V. Matveev, V. Dralin, M. Kozel, A. Eremenko, M. Pozdniakov, S. Popov, V.neretin ecc Air Force e l'aviazione a lungo raggio ha sostenuto il progetto uno ogni fase di costruzione e di padronanza del velivolo.

Nel maggio 1987, la distribuzione degli attentatori ha iniziato. Fino alla fine del 1991, 19 bombardieri TU-160 nel reggimento di 184 in Ucraina e divenne proprietà ucraina dopo la dissoluzione dell'URSS. Nel 1992 il reggimento aereo 121th ha sede presso l'aeroporto BG Engels era equippd con bombardieri TU-160. Successivamente i bombardieri sono stati testati per svolgere i missili a lungo raggio.

Sviluppi recenti

Un piano di riarmo per il Tu-160 in base al quale lLa modernizzato Tu-160 era quello di trasportare al massimo 12 Kh-101S o Kh-SDS si è arrestata nel 1998. A quel tempo la Russia Air Force aveva solo sei attentatori di questo tipo e colloqui per l'acquisto di altri 19 dall'Ucraina fallito. Nell'aprile del 1998 è stato deciso che l'Ucraina è Tu-160S sarà demolita. Non vi era quindi alcun senso lanciare un programma di aggiornamento e il ritiro completo del Tu-160 di servizio è stata considerata.

E 'stato segnalato il 02 luglio 1999 le Gorbunov Kazan Air Industrial Association ha ricevuto un ordine dal Ministero della Difesa della Russia per completare la produzione di un Tu-160 bombardiere strategico. Secondo il direttore generale dell'Associazione Nail Hairullin il contratto per la produzione di aerei valeva 45 milioni di rubli.

Nel luglio 1999 il ministro della Difesa ucraino Alexander Kuzmuk ha confermato che Kiev ha ufficialmente proposto che Mosca accettare come pagamento per i debiti a gas "di circa 10 bombardieri strategici Tu-160 e Tu-95". Ha rifiutato di dire il costo esatto dei vettori missilistici, tuttavia, a suo giudizio, sarebbe "molto più" di 25 milioni di dollari per ogni macchina. Il 12 ottobre 1999 l'aviazione russa ha annunciato un accordo che consenta all'Ucraina di pagare alcuni dei suoi debiti di energia milioni di dollari da consegnare oltre 11 bombardieri strategici. L'Ucraina aveva cercato di scaricare i bombardieri in quanto il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, ma i colloqui era affondata a causa delle divergenze sul prezzo e altre condizioni. L'accordo include otto bombardieri Tupolev 160 Blackjack e tre Tupolev 95 Bears.

Le 11 bombardieri strategici e 600 missili aria-scambiate dall'Ucraina alla Russia per pagare il debito del gas sono stati trasferiti a metà febbraio 2000. Due bombardieri Tu-160 ha volato da Priluki nella regione ucraina Chernigov per la base aerea russa in Engels. I missili sono stati inviati in Russia da parte della ferrovia. Tre bombardieri Tu-95MS e sei gli aerei Tu-160 era già arrivato a Engels dall'ottobre 1999 in esecuzione degli accordi intergovernativi. Prima di essere trasferito in Russia, 19 Tu-160 aeroplani sono stati di stanza al campo di aviazione Priluki e 21 Tu-95MS erano situate in Uzin.

All'inizio del 2002 è stato segnalato che a lungo raggio dell'aviazione sarebbe presto riceverà tre ulteriori Tu-160 bombardieri strategici, in costruzione da parte della pianta aeromobili Kazan. Il primo attentatore finanziato dal decreto 2002 dello stato di difesa è stato quello di essere passato ai militari entro la fine dell'anno. Dopo il completamento del programma, la Russia avrà una flotta composta da 18 bombardieri supersonici in grado di utilizzare armi nucleari e convenzionali. Inoltre, l'impianto di Kazan aggiornerà i bombardieri che l'Air Force ha già. I bombardieri Tu-160 sarà equipaggiato con avionica aggiornata e missili di crociera a lunga distanza. Il programma di aggiornamento di questi aerei da guerra avrà un costo di circa $ 4 miliardi.

A TU-160 bombardiere strategico è schiantato il 18 settembre 2003 in Engels. L'incidente è avvenuto vicino Sovetskoye, Oblast di Saratov. Tutti e quattro i membri dell'equipaggio sono morti nell'incidente. I dati preliminari indicano che la causa dello schianto fu un incendio in uno dei motori, iniziata quando l'aereo era ad un'altitudine di circa 2 km. L'attentatore non portava alcuna arma. L'aereo è precipitato è stato costruito alla Kazan Aviation Production Association nel 1992. Si è schierato con il reggimento della divisione 121 di 22 bombardieri pesanti, con sede a Engels.

Dopo la perdita del velivolo, ci sono 14 bombardieri strategici Tu-160 di tipo a sinistra nella aviazione strategica russa.

Il russo Air Force ha in programma un aggiornamento limitato per la flotta Tu-160. La prima fase dell'aggiornamento equipaggerà il velivolo con il armate convenzionali Kh-101 e Kh-555 missili da crociera, nonché il nuovo sistema di controllo fuoco Sigma per questi missili. Il Tu-160 trasporterà fino a 12 Kh-101, che utilizza un terminale elettro-ottici homing sistema. Il Kh-555 è un Kh-55SM rielaborato, che utilizza il sistema di homing-101 Kh e sostituisce la testata nucleare con un convenzionale. Il Tu-160 di aggiornamento aggiunge anche il missile Kh-102 strategico, di portata media subsonico Kh-SD e la gamma Kh-41 di media arma supersonica. Altri aggiornamenti includono navigazione, sistemi di comunicazione e di auto-difesa. L'upgrade, effettuata da KAPO a Kazan, estendere la durata di vita del Tu-160 almeno fino al 2020-2025. I primi due bombardieri Tu-160 che trasportano i missili da crociera convenzionali saranno di stanza presso la base dell'Aeronautica Militare nei pressi Engels nella regione di Saratov nel 2005.

 

SSBN-726 sommergibili di classe Ohio FBM

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/ssbn-726.htm

deterrente strategico è stata l'unica missione della flotta di sottomarini con missili balistici (SSBN) dalla sua creazione nel 1960. Il SSBN fornisce la possibilità di mantenersi e più duraturo della nazione attacco nucleare. Il sottomarino classe Ohio sostituito missili balistici sottomarini flotta invecchiata costruito nel 1960 ed è molto più capace.

Naval Submarine Base Kings Bay ha ospitato la messa in funzione di USS LOUISIANA (SSBN 743) 06 settembre 1997, TRIDENT Rimontare Facility Drydock. La messa della Louisiana completato flotta della Marina di 18 flotta di sottomarini con missili balistici.

Il II TRIDENT (D5) programma realizzato Initial Operational Capability (IOC) il 23 marzo 1990, quando la USS TENNESSEE (SSBN 734) è stato implementato con 24 missili tattici D5. Il Trident II Strategic Weapon System (SWS) rappresenta la sesta generazione della flotta della Marina missili balistici (FBM) Systems, che sono servite come deterrente significativo per l'aggressione e la grande guerra dal POLARIS (A1) realizzato CIO nel 1960.

La Nuclear Posture Review (NPR), che è stato trasmesso al Congresso, nel dicembre 2001, ha delineato la struttura della Forza sottomarino strategico: 14 SSBNs dotato II TRIDENT (D5) Strategic Weapon System in 2 oceani. In conformità con la NPR, i restanti quattro dei diciotto originale TRIDENT SSBNs verranno convertiti in SSGNs.

I sommergibili Ohio-class ogni trasportare 24 missili Trident. I sommergibili Trident dieci della flotta atlantica di stanza a Kings Bay, in Georgia sono state inizialmente equipaggiato con il D-5 missili Trident II. Gli otto sommergibili nel Pacifico, di stanza a Bangor, Washington, inizialmente dotato di C-4 missili Trident io. Nel 1996 la Marina ha cominciato a backfit sottomarini nel Pacifico per trasportare il missile D-5. La conversione di quattro delle navi C4 di portare il missile TRIDENT II/D5 iniziata nel FY 2000 e sarà completato nel FY 2008.

Per ottenere un tutta la forza D5 SSBN, backfit di quattro sottomarini strategici D5 al sistema d'arma del I TRIDENT (C4) Strategic Weapon System è stata avviata. La SWS C4 sarà in pensione nel FY 2005. La SWS Trident e strutture di sostegno sono stati progettati fin dall'inizio per gestire il sistema missilistico più recenti e più grandi con il minimo impatto e costo. All'inizio del 2003, due dei quattro SSBNs aveva completato backfit, uno stato pienamente operativi ed effettuare le distribuzioni nel Pacifico, e l'altro stava terminando la sua certificazione e le prove finali. Il sommergibile anche la seconda sarà homeported nel Pacifico. Gli ultimi due SSBNs sono state programmate per iniziare il loro backfit in FY 2005 e nel FY 2006. I contratti sono stati aggiudicati e gran parte l'hardware è stato procurato. I quattro più antico dei sottomarini Classe OHIO sono stati selezionati per la conversione in SSGNs a causa della loro età e periodi di manutenzione programmata.

 

 

Minuteman Missile

http://www.strategic-air-command.com/missiles/Minuteman/Minuteman_Missile_Home_Page.htm

 

I Minuteman, formalmente conosciuto come il SM-80, è stata una seconda generazione di missili balistici intercontinentali (ICBM). Ha usato propellenti solidi piuttosto che i combustibili liquidi, utilizzato sulla precedente Atlas e Titan. Era più piccolo e più facile da gestire rispetto ai suoi predecessori e il suo uso di propellenti solidi consentito di essere lanciato quasi istantaneamente. È stato progettato per essere mantenuto in, e lanciato da, indurito silos sotterranei in cui sarebbe praticamente immune dagli attacchi di un nemico nucleare.

B-2 Spirit

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/b-2.htm

Due piloti di Air Force sono al sicuro dopo il B-2 Stealth Bomber è schiantato sull'isola di Guam. Lo schianto è avvenuto ora locale mattina di Sabato, il bombardiere B-2 Stealth stava decollando dalla base di Andersen Air Force su Guam, un territorio degli Stati Uniti che sta a sud del Giappone. Questo è il primo incidente di un B-2, un 1,2 miliardi dollari velivoli che il primo volo nel luglio 1989. Gli Stati Uniti ha avuto 21 degli attentatori, Nowe ridotto a 20.

Il B-2 Spirit è un bombardiere multiruolo in grado di fornire sia convenzionali che nucleari munizioni. Insieme al B-52 e B-1B, il B-2 offre la flessibilità e l'efficacia penetrante inerenti presidiata bombardieri. Il suo basso osservabile, o "stealth", caratteristiche conferiscono la capacità unica di penetrare le difese più sofisticate di un nemico e minacciano il suo più prezioso, e fortemente difeso, obiettivi. La sua capacità di penetrare le difese aeree e minacciano ritorsioni efficaci costituire un deterrente efficace e forze di combattimento ben nel 21 ° secolo.

La mescolanza di tecnologie a basse osservabile con alta efficienza aerodinamica e carico di grandi dimensioni dà il B-2 vantaggi importanti rispetto ai bombardieri esistenti. La sua bassa osservabilità le fornisce maggiore libertà di azione ad alta quota, aumentando così la sua gamma e un campo migliore di vista per i sensori del velivolo.

Quattro General Electric F118-GE-100 turbofan non postcombustione (ogni fornitura di circa 19.000 £. Di spinta) guidare il velivolo ad una velocità massima descritto come "subsonico alto", e ad altitudini vicino a 50.000 ft Esse costituiscono inoltre un intervallo unrefueled di circa 6.000 miglia nautiche. Un singolo rifornimento aereo si estende ad circa 10.000 km e più visite di aerei cisterna estende la gamma a tempo indeterminato.

Il B-2 bassa osservabilità è derivato da una combinazione di ridotte a infrarossi, acustico, elettromagnetico, visivo e firme radar. Queste firme rendono difficile per i sofisticati sistemi di difesa per individuare, monitorare e coinvolgere i B-2. Molti aspetti del processo a bassa osservabilità restano classificati, ma il B-2 di materiali compositi, rivestimenti speciali e la progettazione di volo ad ala tutti fattori che contribuiscono alla sua "stealthiness".

Il B-2 ha un equipaggio di due piloti, un comandante aereo nel sedile di sinistra e comandante della missione a destra, rispetto alla equipaggio del B-1B di quattro e il B-52's equipaggio di cinque.

Il B-2 è destinato a fornire gravità armi nucleari e convenzionali, tra cui armi stallo a guida di precisione. Un interim, la capacità di bombe a guida di precisione chiamato Global Positioning System (GPS) Aided Targeting System / GPS Aided Munition (GATS / GAM) è stato testato e valutato. Inizialmente arma principale è il bombardiere i 2.000 chili Direct Attack Munition misto (JDAM, GBU-31). L'aereo di base continua a subire modifiche multiple, alcune delle quali sono volte a correggere le carenze del progetto originale dell'aeromobile, mentre altri sono destinati a migliorare la capacità e migliorare l'efficacia operativa del velivolo e l'idoneità. modifiche previste per il FY04 e oltre includono l'aggiunta di un grande sistema di comunicazione satellitare ad alta frequenza, gli aggiornamenti al DMS, i progressi nei materiali LO, Link-16 l'integrazione, l'integrazione delle armi, e gli aggiornamenti software periodici. Armi che si aggiunge anche il miglioramento della GBU-28 (EGBU-28), il Joint Air-to-Surface Stand-off Missile (JASSM), e la JDAM da 500 libbre (GBU-38).

Il radar B-2 richiede un aggiornamento chiamato "Radar Modernization Program (RMP) per spostare i radar a una nuova frequenza operativa. Questo aggiornamento è reso necessario per evitare interferenze con primari utenti autorizzati della frequenza attuale B-2 radar. La RMP sarà caratterizzato da una matrice attiva di lettura ottica e dovrebbe sottoporsi IOT & E nel FY07. Il B-2 è stata impiegata in operazioni di combattimento durante l'Operazione Allied Force (da marzo a maggio 1999), Operazione "Enduring Freedom" (ottobre 2001), e l'Operazione Iraqi Freedom (da marzo ad aprile 2003).

B-2, in un ruolo convenzionale, messa in scena da Whiteman AFB, MO, Diego Garcia, e Guam in grado di coprire il mondo intero con un solo rifornimento. Sei B-2 potrebbe eseguire un'operazione simile al raid 1986 la Libia, ma il lancio da Stati Uniti continentali, piuttosto che l'Europa con un molto più piccolo, più letali e più forza di sopravvivere. Utilizzando l'assemblea del Rotary di lancio, tutti B-2 sono in grado di impiegare 16 Mk 84 JDAMs, 16 JSOWs, o 8 GBU-37/BLU-113s (da sostituire con EGBU-28).

Le modifiche attualmente in corso che consentirà a ciascun B-2 per effettuare 80 500 libbre GBU-38 JDAMs. Il B-2 può anche portare otto dei massicci 5.000 libbre GBU-37 bombe bunker-buster, ed eventualmente portare un paio di 30.000 sterline Massive Ordnance penetratori. I fautori sostengono che entro il 2007 il B-2 poteva trasportare 216 [alcune fonti dicono addirittura 324] del SDB 250-pound. Ogni BRU-61 / A trasporto intelligente pneumatico mantiene quattro armi SDB, il rack pesa 320 £ (145 kg) vuota, e 1.460 £ (664 kg) caricati con quattro 285 £ (130 kg) bombe. In linea di principio, il B-2 dispone di un totale di 80 punti di collegamento per i 500-lb MK82 GBU-30 JDAM, ognuno dei quali potrebbe ospitare un singolo BRU-61 / A a cremagliera, per un totale di 320 armi SDB. In pratica, la conseguente £ 117.000 (53.000 kg) di peso sia superiore alla B-2 di nominali 40.000 £ (18.000 kg) carico utile da parte di alcuni ampio margine. L'attentatore potrebbe corso degli scambi per un po 'più carico utile da trading off contro il combustibile e la gamma delle Nazioni Unite rifornimento di carburante. La ampiamente citato 216 carrozza SDB porterebbe in 54 BRU-61 / A rack, 27 in ciascun vano bombe, per un totale di 78.800 £ (35.800 kg) carico utile, circa il doppio del valore nominale.

B-52 Stratofortress

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/b-52.htm

Il B-52H BUFF [Big Ugly Fat Fellow] è il principale bombardiere nucleare rotolati nell'inventario dell'USAF. Esso prevede il solo trasporto aereo di lancio dei missili Cruise nella USAF. Il B-52H offre anche CINCs teatro con una capacità di colpire a lungo raggio. L'attentatore è in grado di volare ad alte velocità subsoniche ad altitudini fino a 50.000 piedi (15.000 metri). Può trasportare ordigni nucleari o convenzionali con capacità di navigazione di precisione in tutto il mondo.

Con un peso lordo di £ 488.000, il B-52H è ancora oggi uno dei più pesanti gli aerei militari offensive utilizzata da qualsiasi nazione del mondo. La velocità massima del B-52H è 639 miglia all'ora a 20.700 piedi, o un numero di Mach 0.91, e la velocità di crociera è di 525 chilometri all'ora. raggio missione è 4.480 miglia con un carico di armi di 10.000 sterline. Molte altre combinazioni di carico utile e la portata sono, ovviamente, possibile. Range è, ovviamente, notevolmente aumentato in volo.

Il B-52 è stato originariamente progettato per l'alta quota di lancio di armi oltre il bersaglio. Come il B-47, tuttavia, la crescente efficacia delle difese antiaeree nemiche richiesto lo sviluppo di tattiche di bassa quota di penetrazione ad alta velocità per il B-52. Ancora una volta come il B-47, il B-52 ha subito la sua parte di problemi di fatica strutturale. Per curare questi problemi, molte modifiche sono state apportate al velivolo durante la sua carriera lunga vita.

Un totale di 744 B-52 sono stati costruiti con l'ultimo, un B-52H, consegnato nel mese di ottobre 1962. Solo il modello H è ancora nell'inventario dell'Air Force e sono tutte assegnate a Air Combat Command. Il primo di 102 B-52H è stata recapitata ad Strategic Air Command maggio 1961. Il modello H può trasportare fino a 20 aerei lanciati missili da crociera. Inoltre, può trasportare il missile da crociera convenzionale che è stato lanciato dai modelli B-52G durante Desert Storm.

Oggi, 94 B-52H sono tutto ciò che rimane di 744 Stratofortresses costruita negli anni '50 e '60. Come parte del 1991 riduzione delle armi strategiche trattato, firmato dagli Stati Uniti e la Russia, B-52 C / D / E / F / G equipaggi volato missioni finale i loro aerei 'per la manutenzione e rigenerazione Aerospace Center di Davis-Monthan Air Force Base, Arizona comunemente noto come il "Boneyard," il centro è diventato l'ultima fermata - ma non un motivo di riposo - per molti dei guerrieri SAC vecchio. Gli attentatori, alcuni ancora con sbiadito "La pace è il nostro mestiere" emblemi, sono stati collocati in profondità all'interno del complesso tentacolare, come agnelli sacrificali in attesa di macellazione. Poi spogliato di tutte le parti utilizzabili, gli attentatori - che hanno contribuito a termine due guerre e ha mantenuto la possente orso sovietico sotto controllo - sono stati strappati senza cerimonie in cinque pezzi da una lama d'acciaio 13.000 sterline. La ghigliottina di oggi è precipitato giù quattro volte su ogni piano, spezzando le ali mammut e lasciando la fusoliera in tre pezzi. La battuta rimane seduto per tre mesi, fino satelliti in orbita russa ha confermato nulla è stato lasciato, ma 90 tonnellate di spazzatura.

Barksdale AFB, LA e AFB Minot, ND serve come B-52 principali basi operative (MOB). Le missioni di addestramento sono volati da entrambe le folle. Barksdale AFB Minot AFB e supporti normalmente 57 e 36 aerei, rispettivamente, in stazione.

Strategic Arms Reduction Treaty (START I)

http://www.fas.org/nuke/control/start1/index.html

Provisions

Reductions to equal aggregate levels in strategic offensive arms, carried out in three phases over seven years from the date the treaty enters into force. Specific, equal interim levels for agreed categories of strategic offensive arms by the end of each phase. Central limits include: 1,600 Strategic Nuclear Delivery Vehicles (SNDVs); 6,000 accountable warheads; 4,900 ballistic missile warheads; 1,540 warheads on 154 heavy intercontinental ballistic missiles (ICBMs) for the Soviet side. Belarus, Kazakhstan and Ukraine committed in the Lisbon Protocol and its associated documents to accede to the Nuclear Non-Proliferation Treaty (NPT) as non-nuclear weapon states in the shortest possible time, and to eliminate all nuclear weapons and all strategic offensive arms from their territories within the process of achieving their START reductions. In addition to the elimination of missiles, their launchers and bombers, START establishes prohibitions on locations, training, testing and modernization. When reductions are completed in 2001, Belarus, Kazakhstan and Ukraine will have no strategic nuclear forces and the strategic arsenals of the U.S. and former Soviet Union will have been reduced by 30–40 percent.

Status

After almost 10 years of difficult negotiations, the United States and the Soviet Union signed the Strategic Arms Reduction Treaty (START) on 31 July 1991. Five months later, the Soviet Union dissolved and four independent states with strategic nuclear weapons on their territory came into existence -- Belarus, Kazakhstan, Russia and Ukraine. In anticipation of entry into force within a few months of treaty signing, technical characteristic exhibitions of strategic ballistic missiles and distinguishability exhibitions of heavy bombers began in September 1991 and were completed in March 1992. Both sides also began eliminating their intercontinental ballistic missiles (ICBMs) and launchers, submarine-launched ballistic missiles (SLBMs) and launchers, and heavy bombers well in advance of START's anticipated entry of force date. Through the Lisbon Protocol to the START I Treaty signed on May 23, 1992, Belarus, Kazakhstan, Russia and Ukraine became Parties to the START I Treaty as legal successors to the Soviet Union. The breakup of the Soviet Union delayed START's entry into force nearly three-and-a-half years until Belarus, Kazakhstan and Ukraine, which had inherited strategic nuclear weapons from the Soviet Union, ratified START and joined the Nuclear Non-Proliferation Treaty as non-nuclear states. On 05 December 1994 the parties exchanged instruments of ratification at the Budapest summit. START I will have a 15-year duration and can be extended for successive five-year periods by agreement among the Parties. All nuclear warheads have been removed from Belarus, Kazakhstan, and Ukraine. Belarus and Kazakhstan also have eliminated all their strategic offensive arms, while Ukraine is continuing to eliminate its accountable strategic offensive arms. On 5 December 2001, the United States and Russian Federation successfully reached the START I levels of 6,000 deployed warheads. Kazakhstan, Belarus, and Ukraine, have completely eliminated or removed from their territory the nuclear arsenals left over from the Soviet Union..

Verification

START includes an intrusive verification regime consisting of a detailed data exchange, extensive notifications, 12 types of on-site inspection, and continuous monitoring activities designed to help verify that signatories are complying with their treaty obligations. Baseline inspections to confirm the accuracy of the numbers and types of items were conducted at 72 former Soviet and 35 U.S. facilities from March through June 1995. In January 1995, the United States began continuous portal monitoring activities at missile assembly plants. START contains provisions that permit up to 30 inspectors to conduct continuous portal monitoring at one U.S. and two former Soviet sites. Accordingly, a U.S. START portal was designated at a Thiokol Corporation facility in Promontory, Utah (a former Peacekeeper missile final assembly plant). In the former Soviet Union, the United States was permitted to conduct portal monitoring at a plant in Votkinsk, Russia (an SS-25 ICBM assembly site) and a plant in Pavlohrad, Ukraine (an SS-24 ICBM assembly site). Since START's entry into force in December 1994, Russia has not exercised its treaty right to conduct continuous portal monitoring at the Thiokol facility in Promontory. Assembly of Peacekeeper missile components at Promontory ceased well before START entered into force. The U.S. has exercised its rights at Votkinsk and Pavlohrad. However, by mutual agreement with the Republic of Ukraine, the U.S. ceased perimeter and portal monitoring at the Pavlohrad Machine Plant on May 31, 1995.

Chronology

A chronological listing of major events and developoments.

Texts

Primary documents, including treaty text and associated memoranda, statements and other related material.

News

Chronological archive of news reports, commentary analysis and other related material.

START Glossary

Related Web Sites

 

 

 

 

 

The Strategic Offensive Reductions Treaty (SORT) At a Glance

Latest ACA Resources

http://www.armscontrol.org/factsheets/sort-glance

Russia

* U.S.-Russian Nuclear Arms Control Agreements at a Glance

(March 26, 2010)

* Kimball Op-ed in the Moscow Times: The Homestretch for START

(March 17, 2010)

Strategic Offensive Reductions Treaty (SORT)

* A Fresh Start? An Interview with Russian Ambassador Sergey Kislyak

(December 2008)

* Bush Administration Sets Russian Arms Talks

(November 2008)

Press Contacts: Daryl Kimball, Executive Director at (202) 463-8270 x107 and Tom Collina, Research Director at (202) 463-8270 x104

The May 2002 Strategic Offensive Reductions Treaty (SORT), also known as the Moscow Treaty, commits the United States and Russia to reduce their deployed strategic nuclear forces to 1,700-2,200 warheads apiece. This warhead limit takes effect and expires on the same day, December 31, 2012. After this date, both sides are free to decrease or increase the size of their deployed strategic forces.

Background: President George W. Bush entered the White House in 2001 vowing to cut U.S. nuclear weapons to "the lowest possible number consistent with our national security."[1] Similarly, Russian President Vladimir Putin supported lowering deployed U.S. and Russian strategic forces to less than 1,500 warheads. At that time, U.S. and Russian arsenals each contained close to the 1991 START I limit of 6,000 "accountable" warheads apiece,[2] but the Kremlin’s forces were projected to decline more rapidly and deeply because of financial and technical limitations.

 

The two presidents differed on how to pursue smaller forces. Bush advocated unilateral reductions so the United States could readily alter the size and composition of its arsenal over time. But Putin favored codifying reductions in a treaty to help preserve some parity and predictability between the United States and Russia. Facing persistent pressure from both the Kremlin and top U.S. lawmakers, the Bush administration agreed to negotiate a legally-binding accord.

 

Nonetheless, the final product conformed closely to the Bush administration’s predisposed positions of minimizing constraints and maintaining flexibility. In March 2003, the Senate approved the treaty 95-0, and it entered into force June 1, 2003. SORT contains only five articles and totals less than 500 words.

Reductions: Unlike past strategic arms control agreements between Moscow and Washington, SORT does not specify which warheads are to be reduced or how reductions should be made.

The treaty states that the two sides will limit their strategic forces in accordance with earlier statements made by Presidents Bush and Putin.[3] These vague statements allow each side to interpret and implement its reductions as it sees fit. The United States has stated the treaty limits the number of warheads on its "operationally deployed" intercontinental ballistic missiles (ICBMs) and submarine-launched ballistic missiles (SLBMs), as well as warheads loaded on heavy bombers or stationed at heavy bomber bases. Some spare strategic warheads stored at heavy bomber bases, however, are not counted against the treaty limit. Moscow has not publicly stated what warheads it considers limited by the treaty. A May 2005 Department of State report noted, " Russia could use the U.S. definition…or some other counting method to quantify its reductions."[4]

 

There is no limit on how many strategic warheads the United States and Russia can keep in storage or reserve.[5] On July 9, 2002, then-Secretary of State Colin Powell testified to the Senate Foreign Relations Committee, "The treaty will allow you to have as many warheads as you want."

No warheads or delivery vehicle must be destroyed under the accord. Past strategic treaties spelled out precise destruction obligations and processes for eliminating delivery vehicles to ensure that "reduced" warheads could not be quickly redeployed. No previous accords mandated actual warhead destruction, but then-Presidents Bill Clinton and Boris Yeltsin agreed in March 1997 to explore warhead destruction as part of the two countries’ next reductions treaty.

SORT has no interim reduction levels or sublimits. The United States, however, has repeatedly stated it intends to lower its strategic warheads to 3,500-4,000 by 2007. Russia has not revealed any interim goals.

 

The treaty also does not regulate or constrain how deployed warheads are fielded. "Each party shall determine for itself the composition and structure of its strategic offensive arms," the treaty declares. In effect, this means the United States and Russia can continue deploying multiple warheads on a single ICBM—a configuration banned by the 1993 START II accord. However, START II never entered into force and Russia repudiated the agreement on June 14, 2002—a day after the United States withdrew from the 1972 Anti-Ballistic Missile Treaty outlawing nationwide strategic ballistic missile defenses.

 

Verification: SORT has no provisions for assessing compliance. The Bush administration argued against such provisions, citing improved U.S.-Russian relations. Instead, the two sides said they would rely on the 1991 START verification regime for verifying implementation. However, START I expires December 5, 2009, three years before the SORT limit takes effect. The two governments agreed in the spring of 2006 to launch a working group to address START’s expiration.[6]

The treaty established the Bilateral Implementation Commission (BIC) as a confidential forum for discussing SORT implementation issues. The BIC meets twice per year.

In conjunction with SORT, the United States and Russia also created the Consultative Group for Strategic Security to explore additional strategic arms matters. Under this framework, the two sides formed three working groups, including one on "offensive transparency."[7] This group met only four times—the last time in January 2005—before it was disbanded.

 

Withdrawal: Either party may withdraw from the agreement after providing a three months’ notice of its intent to do so. Atypical of most arms control treaties, the withdrawing party does not have to justify its action.

 

ENDNOTES

1. President Bush made this remark at a May 23, 2000 press conference at the National Press Club in Washington, DC.

2. The term accountable reflects the fact that the warhead figure is not precise. Instead, START I counting rules attribute a certain number of warheads per type of deployed delivery vehicle notwithstanding its exact capacity. For example, heavy bombers that are not equipped to carry long-range nuclear air-launched cruise missiles are counted as carrying only one warhead, regardless of the number of bombs or short-range missiles that they actually carry.

3. The statements cited by the treaty are:

* President Bush on November 13, 2001: "The United States will reduce our operationally deployed strategic nuclear warheads to a level between 1,700 and 2,200 over the next decade, a level fully consistent with American security."

* President Putin on November 13, 2001: " Russia is stating its readiness to proceed with significant reductions of strategic offensive arms. That is why today we are proposing a radical program of further reductions of [strategic offensive arms], at the least by a factor of three, to the minimum level necessary to maintain strategic equilibrium in the world."

* President Putin on December 13, 2001: "A particularly important task in these conditions is to legally formalize the agreements that have been reached on further drastic, irreversible, and verifiable reductions in strategic offensive arms, which we believe should be at the level of 1,500-2,200 nuclear warheads for each side."

 

4. Department of State, Annual Report on Implementation of the Moscow Treaty, 2005," May 20, 2005.

5. Washington announced in June 2004 that it plans to almost halve the total U.S. nuclear stockpile (deployed and non-deployed) of roughly 10,000 warheads by 2012.

6. The U.S. delegation to the working group is headed by Undersecretary of State for Arms Control and International Security Robert Joseph, while the Russian side is led by Deputy Foreign Minister Sergei Kislyak.

 

7. The other two working groups were devoted to missile defense and tactical (battlefield) nuclear weapons.

 

 

Weapons of Mass Destruction (WMD)

667BDRM Dolphin DELTA IV

http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/667BDRM.htm

The 667BDRM Delta IV submarine, which was constructed parallel to the Typhoon class, is a further modification of the previous Delta. In comparison with the Delta III submarine the diameter of the pressure hull was increased and the bow was lengthened. As a result the displacement of the submarine was increased by 1,200 tons and it was 12 meters longer. To increase the reliability of the pressure hull, the tip and intercut-off bulkheads are made of specially processed steel.

The Delta IV submarines employs the D- 9RM launch system and carries 16 R-29RM liquid-fueled missiles which carry four multiple independently targetable reentry vehicles.Unlike previous modifications, the Delta IV submarine is able to fire missiles in any direction from a constant course in a circular sector. The underwater firing of the ballistic missiles can be conducted at a depth of 55 meters while cruising at a speed of 6-7 knots. All the missiles can be fired in a single salvo.

 

The 667BDRM Dolphin submarines are equipped with the TRV-671 RTM missile-torpedo system that has four torpedo tubes with a calibre of 533 mm. Unlike the Delta III, it is capable of using all types of torpedos, antisubmarine torpedo-missiles and antihydroacoustic devices. The battle management system "Omnibus-BDRM" controls all combat activities, processing data and commanding the torpedo and missile-torpedo weapons. The "Shlyuz" navigation system provides for the improved accuracy of the missiles and is capable of stellar navigation at periscope depths. The navigational system also employs two floating antenna buoys to receive radio-messages, target destination data and satellite navigation signals at great depth. The submarine is also equipped with the "Skat- VDRM" hydroacoustic system.

During the development of the 667BDRM SSBN several measures were included to reduce its noise level. The gears and equipment are located on a common base isolated from the pressure hull, and the power compartments are also isolated. The efficiency of the antihydroacoustic coatings of the light outer hull and inner pressure hulls have been increased. Newly designed five-bladed propellers with improved hydroacoustic characteristics are employed.

The development of the Delta IV submarine began on 10 September 1975 by the Rubin Central Design Bureau for Marine Engineering. The first Dolphin submarine was launched in January 1985 and in December 1985 the first Dolphin submarine was introduced into Northern fleet. Between 1985 and 1990 seven Dolphin SSBN were constructed by the Sevmashpredpriyatiye Production Association in Severodvinsk.

Initially all the Delta IV submarines were based with the Northern Fleet at Olenya. All the submarines of this class serve in the 3rd flotilla of strategic submarines of the Northern fleet, which has relocated to Yagyelnaya. All units of this class remain in the Northern Fleet.

Sources are in good agreement on the number and naming of the units of this class.

On 07 July 1998 the Russian Navy launched an R-29RM Shtil' rocket carrying a TUBSAT-N satellite from the submarine K-407 Novomoskovsk.

SSBN Verkhoturye is a Project 667-BDRM, commissioned in December 1984. The boat carried out seven combat patrol missions, and completed six-year repairs at the Zvezdochka State Machine-Building Enterprise in 2000. As of June 2001 the Commander was Colonel Mikhail Bannykh, who had previously headed the submarine Karelia.

 

SSBN Kareliya [Karelia] is a Project 667-BDRM, built at Northern Machinebuilding Enterprise, Severodvinsk, September 1986. In the Summer 1996 the boat left for extended under-ice cruise and surfaced at the North Pole on 14 June 1996. The previous Commander was Capt 1st Rank Mikhail BANNYKH. In April 2000 president-elect Vladimir Putin took part in the North fleet's Barents Sea exercise. He put to sea 05 April 2000 aboard the North fleet's Karelia SSBN, eventually spending the night 50 meters below and observing the war games 06 April. Putin watched the submerged Borisoglebsk SSBN 667 BDR [Delta III] class launch her RSM-50 ballistic missile; meanwhile the Karelia was staying on the surface. Putin underwent a sailor-initiation ceremony aboard the Karelia, drinking sea water and receiving his honorary-submariner certificate. In October 2003 the Karelia successfully launched a ballistic missile from the White Sea, hitting a target at the Kura range on the Kamchatka Peninsula.

 

The operational lifetime of these submarines is estimated to be 20-30 years, though in order to operate a ship for this period requires that a major overhaul be performed every 7-8 years. Otherwise, a submarine's service life shrinks to 10-15 years. The four-year repair works on the first Delta-IV (K-51) submarine were completed in November 1999 at Zvezdochka shipyard in Severodvinsk. The submarine was expected to operate from its home base in Gadzhievo at the Kola Peninsula for 5-7 more years.

 

As of June 2000 the Russian Navy claimed that it operates 26 strategic nuclear submarines carrying 2,272 nuclear warheads on 440 ballistic missiles. This force was said to consist of 5 Typhoon class submarines, 7 Delta-IV class submarines, and 13 Delta-III class submarines [which only adds up to 25, not 26 submarines]. Not all of these submarines were seaworthy. The Russian Navy reportedly believed that 12 strategic nuclear submarines with ballistic missiles represent the minimum necessary force structure. According to media reports a classified presidential decree of 04 March 2000 established this force goal for the period through 2010.

 

 

Tu-160 BLACKJACK (TUPOLEV)

http://www.globalsecurity.org/wmd/world/russia/tu-160.htm

"Russian strategic bombers, Tu-160s, have landed in Venezuela. Yes, yes. So that way it hurts Yankees," according to President Hugo Chavez. An outspoken critic of the United States, this is how Chavez sees Venezuela's latest cooperation with Russia. President of Venezuela Chavez himself came to the Libertador Air Base to greet Russian crews. The exercises, the first major maneuvers in the U.S. front yard since the Cold War, are a show of strength by Russia. The planes arrived on September 10 days after Russia and Venezuela announced they would conduct joint naval exercises in the Caribbean later this year.

 

The decision on the flight was made by Russian President Dmitry Medvedev in response to an invitation from the Venezuelan government. The bombers will carry out patrols over neutral waters in the Pacific and the Caribbean. Russia says Venezuelan President Hugo Chavez might travel on one of the planes under certain conditions. According to Chavez, the arrival of the planes is not related to recent events in South Ossetia in any way. On August 7, 2007 Russia resumed strategic aviation flights, and some regard this as a return to the "Soviet empire", but the world simply becomes multi-polar, Chavez said. The Tu-160 strategic bombers landed at Venezuela's Libertador airfield on September 10. Their return was scheduled for September 15. Maj.-Gen. Pavel Androsov, commander of the Air Force's strategic aviation, said the planes' return "could take place later than September 15. It all depends on Venezuela's hospitality."

 

Cuba has sufficient infrastructure to accommodate strategic bombers, Commander of the Long-Range Aviation of Russia's Air Forces Major General Pavel Androsov told a news conference 11 September 2008. He noted that Russian air forces were not yet planning to land on Cuba, although they had studied its capacity. When asked whether they were going to fly to other countries except Venezuela, Androsov retorted that he could see no reasons why they should not. "The US air forces have already visited a lot of countries. We are not looking for enemies, rather, we are looking for friends, and friendship should be active," he stated.

 

First flown in 1982, the Tupolev Tu-160 'Blackjack' is a counterpart to the American B-1B. Both share a similar configuration, but the Soviet designed bomber is about 30 percent larger and considerably faster. Its initial combat radius of 7300 km is estimated on a mission profile of subsonic high altitude cruise, transonic penetration at low altitude. The Blackjack has a conventional or nuclear free-fall bombing capability, but it has more often been associated with the AS-15 'Kent' cruise missile. The Blackjack is an extremely expensive aircraft, so with the current economic crisis affecting the former Soviet Union, together with the relaxation in international tension, it is unlikely that more than the 25 bombers currently in service will be completed.

Design

 

The Tu-160 is a multi-mission strategic bomber designed for operations ranging from subsonic speeds and low altitudes to speeds over Mach 1 at high altitudes. The two weapons bays can accommodate different mission-specific loads, including strategic cruise missiles, short-range guided missiles, nuclear and conventional bombs, and mines. Its basic armament of short-range guided missiles and strategic cruise missiles enables it to deliver nuclear strikes to targets with preassigned coordinates. In the future, after the aircraft is equipped with high-precision conventional weapons it may also be used against mobile or tactical targets.

 

The Tu-160 is characterized by low-mounted, swept-back, and tapered, variable geometry wings with large fixed-center section. The variable geometry wings (from 20 degrees up to 65 degrees) allows for both flight at supersonic and subsonic speeds. Four NK-32 TRDDF [turbojet bypass engines with afterburners] of 25,000 kilograms-force power the T-160. The four turbofans, developed by OKB Kuznetsov in 1977, are mounted in pairs under the fixed-center section with square intakes and exhausts extending behind the wings’ trailing edges. The fuselage's slim structure is marked by a long, pointed, slightly upturned nose section and a stepped canopy. Tail flats are swept-back, tapered, and mid-mounted on the fin. The tail fin is back-tapered with a square tip and a fairing in the leading edge. The tail cone is located past the tail section. During the design of the aircraft, special attention was paid to reducing its signature. Measures were applied to reduce the signature of the engines to infra-red and radar detectors. Tests of these survivability measures were first tested on a TU-95 aircraft in 1980.

 

 

As the most powerful combat aircraft of the Soviet Air Forces, the T-160 flies at 2,000 km/hr and can exceed the 2,000 mark with a mission-specific load. The T-160 can climb 60-70 meters per second and reach heights of up 15,000 meters. The bomber can be refueled during flight by IL-78 and ZMS-2 tanker aircraft. The air refueling system consists of a probe and drogue airborne refueling system.

The TU-160 can carry up to 12 Kh-55 long range missiles and Kh-15 short range missiles. The weapons bays can accommodate different loads: carries various bombs: From fee falling nuclear and regular up to 1500 kg bombs. The bomber is not equipped with artillery armament.

The Tu-160 is equipped with a combined navigation-and-weapon aiming system, RID; [radar] for detecting targets on the ground and sea at long distances, an optical-electronic bombsight, an automatic terrain-following system, and active and passive radio-electronic warfare systems, as well as a probe-and-drogue airborne refueling system. It is equipped with K-36DM ejection seats. The cockpit instruments are the traditional electromechanical variety. The aircraft is controlled with the aid of a central control column. The engine control throttles are located between the pilots' seats. There is a rest area, a toilet, and a cupboard for warming up food.

 

Studies have also been conducted on using the aircraft as a launch platform for the "Burlak" space launch vehicle, which is designed to carry payloads with a mass of 300 to 500 kg in polar orbits at an altitude of 500 to 700 km. Under this concept the launch vehicle, which has a solid-fuel engine and a delta wing, would be suspended under the airplane's fuselage.

History

 

In the middle of 1950s investigations were launched on layout, design and size definition of supersonic strategic missile-carrier bomber.

 

The Tu-160 was the outcome of a multi-mission bomber competition, which included a Tupolev proposal for an aircraft design using elements of the Tu-144, the Myasishchev M- 18, and the Sukhoi a design based on the T-4 aircraft.

In 1975 a full-scale development of strategic supersonic TU-160 a/c was started. Basing on TsAGI proposals and recommendations multi-mode aircraft aerodynamic configuration was developed which was substantially a combination of capabilities of TU-95 a/c with large aspect ratio swept wing, with variable-geometry outer wing which was tried out on TU-22M long-range bomber combined with central integrated section of the aircraft that was developed on TU-144 SST.

 

The project of Myasishchev was considered to be the most successful, although the Tupolev organization was regarded as having the greatest potential for completing this complex project. Tupolev was assigned to develop an aircraft using elements of the Myasishchev M-18 bomber design.

 

Valentine N. Blizniuk was appointed as Chief Designer, and Lev Bazenkov as his assistant General management of TU-160 a/c building was performed by Alexey Tupolev, who replaced Andrey Tupolev as General Designer Providing high loading ratio was the most critical when building the aircraft. The problem was solved due to effective structure of the aircraft, wide use of improved structural materials, large-size semifinished items and advanced technological processes.

Program of the works on the aircraft was coordinated directly by Peter Dementiev- Minister of Aircraft industry of the USSR. In essence when building TU-160 a revolution was made in metallurgy, machine-tool industry and in technology of engineering industry. Simultaneously high-efficient multi-mode NK-32 engines were developed in Kuznetsov Design Bureau. It was resulted in compliance with Air Force requirements to a new supersonic strategic aircraft.

 

Inestimable contribution to TU-160 a/c creation was made by leading specialists of our Design Bureau: V.Sulimenkov, G.Cheriomukhin, D.Gapeev, Y.Livshhhits, N.Kozlov, V.Razumikhin, V.Vishnevskiy, R.Yengulatov, A.Yakushev, V.Korneev, E.Moiseev, A.Babochkin, V.Voul, A. Smirnov, V. Vorkin, J.Gorbanenko and many other designers and workers. Support of long-range aviation from V.Reshetnikov who promoted greatly advanced ideas and technological approaches. TsAGI management and leading specialists supported permanently the aircraft development.

In 1981 OKB Tupolev built two prototypes of the bomber and one mock-up that was used for static tests. The first flight test of the "70" aircraft took place on 18/19 December 1981 by crew of Leading test-pilot Boris Veremey. During flight tests, one of the two original planes was lost. Shortly after tests began, series production started. In 1984, the factory in Kazan started producing the bomber which received the designation TU-160.

 

Initial plans provided for the construction of 100 airplanes but when their production was stopped in 1992, only 36 bombers had been built. From 33 aircraft that were manufactured in experimental and serial production only 20 are left in Russia, furthermore manufacturing of three more serial aircraft is not completed yet.

Trial operations in the Air Forces began in 1987 with serial production being conducted at the Kazan Aviation Association. Flight tests confirmed required characteristics and in 1987 the aircraft started entering for operation. The aircraft was flight tested under restricted joint program which involved B.Veremey, S.Agapov, V.Pavlov, V.Matveev, V.Dralin, M. Kozel, A.Eremenko, M.Pozdniakov, S.Popov, V.neretin etc. Air Force and Long-range aviation supported the project an every phase of building and mastering the aircraft.

 

In May 1987, deployment of the first bombers began. Until the end of 1991, 19 TU-160 bombers served in the 184th regiment in Ukraine and became Ukrainian property after the dissolution of the USSR. In 1992 the 121th air regiment based at the aerodrome B.G. Engels was equippd with TU-160 bombers. Subsequently the bombers were tested to carry long range missiles.

Recent Developments

A re-arming plan for the Tu-160 under which tthe modernised Tu-160 was to carry 12 Kh-101s or Kh-SDs was halted in 1998. At that time the Russian Air Force had only six bombers of this type and talks on buying a further 19 from Ukraine fell through. In April 1998 it was decided that Ukraine's Tu-160s would be scrapped. There was therefore no sense in launching an upgrade programme and the complete withdrawal of the Tu-160 from service was being considered.

It was reported on 02 July 1999 that the Gorbunov Kazan Air Industrial Association received an order from the Ministry of Defense of Russia to complete the production of one Tu-160 strategic bomber. According to the Association's general director Nail Hairullin the contract for the aircraft production was worth 45 million rubles.

In July 1999 the Minister of Defense of Ukraine Alexander Kuzmuk confirmed that Kiev officially proposed that Moscow accept as payment for the gas debts "about 10 strategic bombers Tu-160 and Tu-95". He refused to tell the exact cost of missile carriers, however, in his judgment, it would be "considerably more" than 25 million dollars for each machine. On 12 October 1999 the Russian air force announced an agreement that would allow Ukraine to pay some of its multimillion-dollar energy debts by handing over 11 strategic bombers. Ukraine had tried to unload the bombers since the Soviet Union collapsed in 1991, but talks had foundered because of differences over the price tag and other conditions. The deal includes eight Tupolev 160 Blackjack bombers and three Tupolev 95 Bears.

 

The 11 strategic bombers and 600 air-launched missiles exchanged by Ukraine to Russia in payment for the gas debt were transferred in mid-February 2000. Two Tu-160 bombers flew from Priluki in the Ukrainian Chernigov region for the Russian air base in Engels. The missiles were sent to Russia by railroad. Three Tu-95MS bombers and six Tu-160 airplanes had already arrived at Engels since October 1999 in fulfillment of the intergovernmental agreements. Before being moved to Russia, 19 Tu-160 airplanes were stationed at the Priluki airfield and 21 Tu-95MS were located in Uzin.

In early 2002 it was reported that Long-Range Aviation would soon receive three additional Tu-160 strategic bombers, being built by the Kazan aircraft plant. The first bomber funded from the 2002 state defense order was to be passed over to the military by the end of the year. After completion of the program Russia will have a fleet consisting of 18 supersonic bombers capable of using nuclear and conventional weapons. In addition, the Kazan plant will upgrade the bombers which the Air Force already has. The Tu-160 bombers will be equipped with upgraded avionics and long-distance cruise missiles. The upgrade program of these warplanes will cost around $4 billion.

 

A TU-160 strategic bomber crashed on 18 September 2003 in Engels. The crash occurred near Sovetskoye, Saratov oblast. All four crew members were killed in the accident. Preliminary data indicate that the cause of the crash was a fire in one of the engines, which started when the plane was at the altitude of about 2 km. The bomber was not carrying any weapons. The crashed aircraft was built at the Kazan Aviation Production Association in 1992. It was deployed with the 121st regiment of the 22 heavy bombers division, based in Engels.

After the loss of the aircraft, there are 14 strategic bombers of the Tu-160 type left in the Russian strategic aviation.

The Russian Air Force is planning a limited upgrade for the Tu-160 fleet. The first stage of the upgrade will equip the aircraft with the conventional armed Kh-101 and Kh-555 cruise missiles, as well as the new Sigma fire control system for these missiles. The Tu-160 will carry up to 12 of the Kh-101, which uses a electro-optical terminal homing system. The Kh-555 is a reworked Kh-55SM, which uses the Kh-101 homing system and replaces the nuclear warhead with a conventional one. The Tu-160 upgrade also adds the Kh-102 strategic missile, medium range subsonic Kh-SD and the Kh-41 medium range supersonic weapon. Other upgrades include navigation, communication and self-defence systems. The upgrades, carried out by KAPO at Kazan, extend the service life of the Tu-160 until at least 2020-2025. The first two Tu-160 bombers carrying conventional cruise missiles will be stationed at the Air Force base near Engels in the Saratov region in 2005.

 

 

SSBN-726 Ohio-Class FBM Submarines

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/ssbn-726.htm

Strategic deterrence has been the sole mission of the fleet ballistic missile submarine (SSBN) since its inception in 1960. The SSBN provides the nation's most survivable and enduring nuclear strike capability. The Ohio class submarine replaced aging fleet ballistic missile submarines built in the 1960s and is far more capable.

Naval Submarine Base Kings Bay hosted the commissioning of USS LOUISIANA (SSBN 743) 06 September 1997 at the TRIDENT Refit Facility Drydock. The commissioning of LOUISIANA completed the Navy's fleet of 18 fleet ballistic missile submarines.

The TRIDENT II (D5) program achieved Initial Operational Capability (IOC) on 23 March 1990, when the USS TENNESSEE (SSBN 734) was deployed with 24 tactical D5 missiles. The TRIDENT II Strategic Weapon System (SWS) represents the sixth generation of the Navy’s Fleet Ballistic Missile (FBM) Systems, which have served as significant deterrents to aggression and major war since POLARIS (A1) achieved IOC in 1960.

 

The Nuclear Posture Review (NPR), which was forwarded to Congress in December 2001, outlined the Strategic Submarine Force structure: 14 SSBNs outfitted with the TRIDENT II (D5) Strategic Weapon System in 2 oceans. In accordance with the NPR, the remaining four of the original eighteen TRIDENT SSBNs will be converted to SSGNs.

The Ohio-class submarines each carry 24 TRIDENT missiles. The ten Trident submarines in the Atlantic fleet stationed in Kings Bay, Georgia were initially equipped with the D-5 Trident II missile. The eight submarines in the Pacific stationed in Bangor, Washington, were initially equipped with the C-4 Trident I missile. In 1996 the Navy started to backfit submarines in the Pacific to carry the D-5 missile. Conversion of four of the C4 ships to carry the TRIDENT II/D5 missile began in FY 2000 and will be completed in FY 2008.

To achieve an all D5 SSBN force, backfit of four of the submarines to the D5 Strategic Weapon System from the TRIDENT I (C4) Strategic Weapon System has been initiated. The C4 SWS will be retired in FY 2005. The TRIDENT SWS and support facilities were designed from the beginning to handle the newer and larger missile system with minimal impact and cost. By early 2003, two of the four SSBNs had completed backfit; one was fully operational and making deployments in the Pacific, and the other was finishing its final certification and testing. The second submarine will also be homeported in the Pacific. The last two SSBNs were scheduled to start their backfit in FY 2005 and FY 2006. The contracts have been awarded and much of the required hardware has been procured. The four oldest of the OHIO Class submarines were selected for conversion to SSGNs because of their age and scheduled maintenance periods.

 

 

Minuteman Missile

http://www.strategic-air-command.com/missiles/Minuteman/Minuteman_Missile_Home_Page.htm

 

The Minuteman I, formally known as the SM-80, was a second generation intercontinental ballistic missile (ICBM). It used solid propellants rather than liquid fuels, used on the earlier Atlas and Titan. It was smaller and easier to maintain than its predecessors and its use of solid propellants permitted it to be launched almost instantaneously. It was designed to be maintained in, and launched from, hardened underground silos where it would be virtually immune from an enemy nuclear attack.

 

B-2 Spirit

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/b-2.htm

Two air force pilots are safe after their B-2 Stealth Bomber crashed on the island of Guam. The crash occurred Saturday morning local time as the B-2 Stealth bomber was taking off from Andersen Air Force base on Guam, a US territory that lies south of Japan. This is the first crash of a B-2, a $1.2 billion aircraft which first flew in July 1989. The United States had 21 of the bombers, nowe reduced to 20.

 

The B-2 Spirit is a multi-role bomber capable of delivering both conventional and nuclear munitions. Along with the B-52 and B-1B, the B-2 provides the penetrating flexibility and effectiveness inherent in manned bombers. Its low-observable, or "stealth," characteristics give it the unique ability to penetrate an enemy's most sophisticated defenses and threaten its most valued, and heavily defended, targets. Its capability to penetrate air defenses and threaten effective retaliation provide an effective deterrent and combat force well into the 21st century.

The blending of low-observable technologies with high aerodynamic efficiency and large payload gives the B-2 important advantages over existing bombers. Its low-observability provides it greater freedom of action at high altitudes, thus increasing its range and a better field of view for the aircraft's sensors.

Four General Electric F118-GE-100 non-afterburning turbofan engines (each delivering approximately 19,000 lbs. of thrust) drive the airplane to a maximum speed described as "high subsonic," and to altitudes near 50,000 ft. They also provide an unrefueled range of approximately 6,000 nautical miles. A single aerial refueling extends this to some 10,000 miles and multiple visits to air tankers stretches the range indefinitely.

The B-2's low observability is derived from a combination of reduced infrared, acoustic, electromagnetic, visual and radar signatures. These signatures make it difficult for the sophisticated defensive systems to detect, track and engage the B-2. Many aspects of the low-observability process remain classified; however, the B-2's composite materials, special coatings and flying-wing design all contribute to its "stealthiness."

 

The B-2 has a crew of two pilots, an aircraft commander in the left seat and mission commander in the right, compared to the B-1B's crew of four and the B-52's crew of five.

The B-2 is intended to deliver gravity nuclear and conventional weapons, including precision-guided standoff weapons. An interim, precision-guided bomb capability called Global Positioning System (GPS) Aided Targeting System/GPS Aided Munition (GATS/GAM) is being tested and evaluated. Initially the bomber’s principal weapon is the 2,000-pound Joint Direct Attack Munition (JDAM, GBU-31). The basic aircraft continues to undergo multiple modifications, some of which are aimed at correcting deficiencies in the original aircraft design, while others are intended to enhance capability and improve the aircraft’s operational effectiveness and suitability. Planned modifications for FY04 and beyond include addition of an extremely highfrequency satellite communication system, upgrades to the DMS, advances in LO materials, Link-16 integration, weapon integration, and periodic software upgrades. Weapons being added include the Enhanced GBU-28 (EGBU-28), the Joint Air-to-Surface Stand-off Missile (JASSM), and the 500-pound JDAM (GBU-38).

The B-2 radar requires an upgrade called the Radar Modernization Program (RMP) to move the radar to a new operating frequency. This upgrade is necessitated to avoid interference with primary authorized users of the current B-2 radar frequency. The RMP will feature an active electronically scanned array and is scheduled to undergo IOT&E in FY07. The B-2 was employed in combat operations during Operation Allied Force (March through May 1999), Operation Enduring Freedom (October 2001), and Operation Iraqi Freedom (March through April 2003).

 

B-2s, in a conventional role, staging from Whiteman AFB, MO; Diego Garcia; and Guam can cover the entire world with just one refueling. Six B-2s could execute an operation similar to the 1986 Libya raid but launch from the continental U.S. rather than Europe with a much smaller, more lethal, and more survivable force. Using the rotary launcher assembly, all B-2s are capable of employing 16 Mk 84 JDAMs, 16 JSOWs, or 8 GBU-37/BLU-113s (to be replaced by EGBU-28).

Modifications currently under way will allow each B-2 to carry 80 500-pound GBU-38 JDAMs. The B-2 can also carry eight of the massive 5,000-pound GBU-37 bunker-buster bombs, and may eventually carry a pair of the 30,000-pound Massive Ordnance Penetrators. Proponents claim that by 2007 the B-2 could carry 216 [some accounts say as many as 324] of the 250-pound SDBs. Each BRU-61/A smart pneumatic carriage holds four SDB weapons, the rack weighs 320 pounds (145 kg) empty, and 1,460 pounds (664 kg) loaded with four 285 pound (130 kg) bombs. In principle, the B-2 has a total of 80 attach points for the 500-lb MK82 GBU-30 JDAM, each of which could accomodate a single BRU-61/A rack, for a total of 320 SDB weapons. In practice, the resulting 117,000 lbs (53,000 kg) weight would exceed the B-2's nominal 40,000 pound (18,000 kilogram) payload by some wide margin. The bomber could of course trade up for somewhat more payload by trading off against fuel and un-refueled range. The widely cited 216 SDB carriage would result in 54 BRU-61/A racks, 27 in each bomb bay, for a total 78,800 pound (35,800 kilogram) payload, roughly double the nominal value.

 

B-52 Stratofortress

http://www.globalsecurity.org/wmd/systems/b-52.htm

The B-52H BUFF [Big Ugly Fat Fellow] is the primary nuclear roled bomber in the USAF inventory. It provides the only Air Launch Cruise Missile carriage in the USAF. The B-52H also provides theater CINCs with a long range strike capability. The bomber is capable of flying at high subsonic speeds at altitudes up to 50,000 feet (15,000 meters). It can carry nuclear or conventional ordnance with worldwide precision navigation capability.

With a gross weight of 488,000 pounds, the B-52H is even today one of the heaviest offensive military aircraft operated by any nation in the world. Maximum speed of the B-52H is 639 miles per hour at 20,700 feet, or a Mach number of 0.91, and cruising speed is 525 miles per hour. Mission radius is 4,480 miles with a weapons load of 10,000 pounds. Many other combinations of payload and range are, of course, possible. Range is, of course, greatly increased by in-flight refueling.

The B-52 was originally designed for high-altitude weapons delivery over the target. Like the B-47, however, the increasing effectiveness of enemy antiaircraft defenses required the development of low-altitude high-speed penetration tactics for the B-52. Again like the B-47, the B-52 has suffered from its share of structural fatigue problems. To cure these problems, many modifications have been made to the aircraft during its long-lived career.

 

A total of 744 B-52s were built with the last, a B-52H, delivered in October 1962. Only the H model is still in the Air Force inventory and all are assigned to Air Combat Command. The first of 102 B-52H's was delivered to Strategic Air Command in May 1961. The H model can carry up to 20 air launched cruise missiles. In addition, it can carry the conventional cruise missile which was launched from B-52G models during Desert Storm.

 

Today, 94 B-52H's are all that remain of 744 Stratofortresses built in the '50s and '60s. As part of the 1991 Strategic Arms Reduction Treaty, signed by the United States and Russia, B-52 C/D/E/F/G aircrews flew their planes' final missions to the Aerospace Maintenance and Regeneration Center at Davis-Monthan Air Force Base, Ariz. Commonly known as the "Boneyard," the center became the last stop - but not a resting ground - for many of the old SAC warriors. The bombers, some still wearing faded "Peace is our Profession" emblems, were placed deep inside the sprawling complex, like sacrificial lambs awaiting slaughter. Then stripped of all usable parts, the bombers - which helped end two wars and kept the mighty Soviet Bear in check - were unceremoniously ripped into five pieces by a 13,000-pound steel blade. The modern-day guillotine crashed down four times on each plane, severing the mammoth wings and leaving the fuselage in three pieces. The battered remains sat there for three months, until orbiting Russian satellites confirmed nothing was left but 90 tons of junk.

 

Barksdale AFB, LA and Minot AFB, ND serves as B-52 Main Operating Bases (MOB). Training missions are flown from both MOBs. Barksdale AFB and Minot AFB normally supports 57 and 36 aircraft respectively on-station.

 

 

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